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La RB.Alcune amministrazioni hanno venduto le proprie reti e i propri impianti (cessione del
100% delle quote di una patrimoniale ad hoc) mediante asta pubblica. Il mercato (distributori)
è stato disposto a pagare anche più del valore residuo calcolato a VIR (fonte Anci)
problematiche riguardanti i
Comuni. Tra questi, i contratti
tipo, l’inserimento delle reti dei
comuni non metanizzati nei
piani di sviluppo, le reti gas
realizzate a scomputo degli
oneri di urbanizzazione e, infine,
la tutela dei dipendenti.
«Il contenimento delle tariffe
per l’utenza, non può essere
fatto gravare alla sola parte
pubblica. Vista l’incidenza del
servizio di distribuzione sulla
tariffa, devono essere svolte
delle opportune considerazioni
a tutela del patrimonio pubblico.
Il mancato riconoscimento
dei valori contabili,in base al
decreto legislativo118/2011,
può determinare un danno
erariale per l’amministrazione
comunale».
Sul tema della concorrenza,
Di Bari ha poi ricordato il
parere espresso dall’Anac,
che è intervenuta con una
segnalazione il 17 ottobre del
2018 proprio in materia di
aspetti concorrenziali.
«Nella sua segnalazione,l’Anac
ha indicato come“la situazione
attuale rischia di consentire a una
limitata platea di concessionari
di incidere indirettamente