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57 C I G M A G A Z I N E O divalutare i bandi, affinché la gara venga svolta, assegnata e auspicabilmente non venga bloccata da contenziosi infiniti, eventualità che non si può certo impedire, ma che sarebbe auspicabile evitare il più possibile». Oglietti ha poi ricordato le sfide che il settore si trova oggi a dover affrontare, che si chiamano processi di decarbonizzazione, innovazione tecnologica, nuovi utilizzi delle infrastrutture. «Sultema delle infrastrutture, l’Autorità a breve pubblicherà una consultazione circa il loro futuro ei nuovi utilizzi delle stesse,questioni che rappresentano le nuove sfide, che vanno affrontate con la massima attenzione e serietà». Oglietti ha anche fornito una serie di dati interessanti. In Italia gli Atem accreditati sono 172, erano 177 all’origine; poi, dopo una serie di fusioni, il loro numero si è ridotto. Alla piattaforma dell’Autorità vi sono a oggi 126 referenti, di altrettanti ambiti territoriali. Delle 120 stazioni appaltanti accreditate, ve ne sono75che hanno messo a disposizione i loro dati, in molti casi ancora parziali, in quanto la verifica si spinge fino al livello del singolo Comune. Per 61 di loro l’iter è ancora aperto. «Siamo di fronte a un percorso– confessa Oglietti– molto complesso e faticoso. Si pensi al fatto che la verifica su 1.361 Comuni ha portato alla chiusura definitiva dell’iter VIR/RAB solo per 14 casi. Per quanto riguarda i bandi la situazione è ancora più arretrata, perché molta