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55 C I G M A G A Z I N E e riguardo l’interpretazione autentica delle previsioni del decreto ministeriale. Infine, ha ricordato come la cabina di regia composta da Mise, Anci e Arera, attiva dal novembre del 2015, stia lavorando sulle linee guida dell’Arera e del Mise per l’individuazione dei criteri per l’analisi costi-benefici sul piano di investimento proposto in gara. All’intervento della rappresentante del ministero è seguita la comunicazione di Andrea Oglietti, direttore della direzione Infrastrutture Energia e Unbundling di Arera, che ha portato il punto di vista dell’Autorità sulle gare gas. Oglietti, nel sottolineare un cosa nota, vale a dire il ritardo accumulato per l’effettuazione delle gare d’appalto,ha però ribadito che il lavoro svolto finora è stato proficuo e approfondito. «Certo, siamo tutti in ritardo, a partire dalle istituzioni che forse hanno sottovalutato la portata e la complessità di questa trasformazione. Una complessità che era O alla pubblicazione. Molti bandi sono sospesi per pendenza di ricorsi al Tar e solo due sono le gare assegnate: l’Atem di Milano 1 e quello di Torino 2. Una regione, la Calabria, ha esercitato il potere sostitutivo su due Atem.Ovviamente abbiamo chiesto altre informazioni e oggi possiamo dire che solo pochi Atem, quattro per l’esattezza, prevedono di pubblicare il bando di gara a breve, cioè entro la fine del 2019, 18 prevedono di farlo nel 2020 e due nel 2021. Speriamo di ottenere presto anche i dati delle altre tredici regioni: solo allora avremo un quadro aggiornato a livello nazionale. Conosciamo tutti quanti i nodi critici di questa operazione, che impediscono di procedere. Cercheremo di capirne di più e più in dettaglio, per proporre anche le necessarie modifiche normative». Panei ci ha tenuto a chiarire il ruolo di assistenza costante che il ministero svolge alle stazioni appaltanti e ai singoli comuni su specifiche questioni preordinate alla pubblicazione del bando