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M A G A Z I N E
e riguardo l’interpretazione
autentica delle previsioni del
decreto ministeriale. Infine, ha
ricordato come la cabina di
regia composta da Mise, Anci e
Arera, attiva dal novembre del
2015, stia lavorando sulle linee
guida dell’Arera e del Mise per
l’individuazione dei criteri per
l’analisi costi-benefici sul piano
di investimento proposto in
gara.
All’intervento della
rappresentante del ministero
è seguita la comunicazione
di Andrea Oglietti, direttore
della direzione Infrastrutture
Energia e Unbundling di Arera,
che ha portato il punto di vista
dell’Autorità sulle gare gas.
Oglietti, nel sottolineare un
cosa nota, vale a dire il ritardo
accumulato per l’effettuazione
delle gare d’appalto,ha però
ribadito che il lavoro svolto
finora è stato proficuo e
approfondito.
«Certo, siamo tutti in ritardo,
a partire dalle istituzioni che
forse hanno sottovalutato
la portata e la complessità
di questa trasformazione.
Una complessità che era
O
alla pubblicazione. Molti bandi
sono sospesi per pendenza di
ricorsi al Tar e solo due sono
le gare assegnate: l’Atem di
Milano 1 e quello di Torino 2.
Una regione, la Calabria, ha
esercitato il potere sostitutivo su
due Atem.Ovviamente abbiamo
chiesto altre informazioni e oggi
possiamo dire che solo pochi
Atem, quattro per l’esattezza,
prevedono di pubblicare il
bando di gara a breve, cioè
entro la fine del 2019, 18
prevedono di farlo nel 2020
e due nel 2021. Speriamo
di ottenere presto anche i
dati delle altre tredici regioni:
solo allora avremo un quadro
aggiornato a livello nazionale.
Conosciamo tutti quanti i nodi
critici di questa operazione,
che impediscono di procedere.
Cercheremo di capirne di più
e più in dettaglio, per proporre
anche le necessarie modifiche
normative».
Panei ci ha tenuto a chiarire il
ruolo di assistenza costante che
il ministero svolge alle stazioni
appaltanti e ai singoli comuni su
specifiche questioni preordinate
alla pubblicazione del bando