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C I G
M A G A Z I N E
assicurarne la continuità del
servizio. Prima di allora, nel
mese di maggio dello stesso
anno, era stata revisionata la
Linee Guida n. 14 di CIG, che
definiva le raccomandazioni
per la procedura di qualifica del
personale (Raccomandazioni per
la procedura di qualificazione
del personale addetto alle
attività di sorveglianza degli
impianti di distribuzione del gas
naturale in applicazione della UNI
11632; ndr), che si applicano
al personale delle aziende che
svolgono, in proprio o per conto
terzi, le attività di sorveglianza
degli impianti di distribuzione
del gas naturale. Tale Linea
guida da tempo era adottata
dalle società di distribuzione del
gas quale punto di riferimento
per la definizione dei requisiti,
sia per la parte di formazione e
addestramento sia per quella di
effettiva qualifica del personale
svolta all’interno dell’azienda. La
revisione del maggio 2016 ha
ricompreso quanto contenuto
nella UNI 11632. Però, ad essa
mancava ancora qualcosa. Nella
Linea guida si parlava solo di
qualificazione del personale,
Loi, nel suo intervento, prima
di presentare i risultati di
una buona pratica concreta
sostenuta da un’azienda virtuosa
– Centria per l’appunto –, ha
svolto un esame delle norme
esistenti in materia per quanto
riguarda la certificazione del
personale.
«Il nostro, com’è noto,
è un settore fortemente
regolamentato – ha attaccato la
sales manager di Icim –. Per le
figure professionali che operano
sugli impianti di distribuzione del
gas naturale la norma tecnica
di riferimento è l’UNI 11632
del 7 giugno del 2016 (Attività
professionali non regolamentate
- Figura professionale del
personale addetto alle
attività di sorveglianza degli
impianti di distribuzione
del gas naturale; ndr). La
norma definisce i requisiti,
in termini di conoscenza,
abilità e competenza, relativi
all’attività professionale di
coloro che svolgono attività di
sorveglianza in campo sugli
impianti di distribuzione di gas
naturale, al fine di mantenerne
la sicurezza e l’efficienza e per