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sostituzione di apparecchi di
cottura, effettuare diagnosi sugli
apparecchi di cottura secondo
anche i riferimenti legislativi e
normativi e anche secondo le
indicazioni del costruttore, eseguire
tutte le operazioni necessarie
per la messa in servizio degli
apparecchi di cottura, quali ad
esempio la prova di tenuta,
predisporre la documentazione
richiesta dalla legislazione e dalla
normativa vigente, riconoscere
attraverso l’utilizzo di strumenti
idonei le condizioni potenzialmente
pericolose, che sono ad esempio
la dispersione del gas, e, infine,
gestire l’emergenza.
L’iter di certificazione poi è
composto di più fasi. La prima
riguarda la presentazione
della domanda da parte del
candidato, poi c’è la verifica da
parte l’organismo di parte terza
della domanda stessa e la sua
accettazione o respingimento.
Successivamente si svolge l’esame
a cui parteciperà il candidato che
dovrà eseguire più prove. Segue
poi la delibera e l’emissione del
certificato in caso di esito positivo
dell’esame. Sono poi previste le due
ultime fasi, quelle di mantenimento
e di rinnovo della certificazione.
Per l’accesso alla certificazione
è richiesto il soddisfacimento
di almeno uno di questi criteri:
essere abilitato ai sensi dell’articolo