CIG Magazine - La rivista che dà voce al mondo del gas CIG Magazine 2 | Page 17

CIG MAGAZINE 17 temi caldi e sviluppi in corso L’obiettivo di questa sessione è rappresentare lo stato dell’arte in un caso e lo stato di avanzamento dei lavori normativi nell’altro. I temi che si affronteranno sono ambedue relazionabili a interventi del Regolatore e come tali soggetti a obblighi e scadenze. Telelettura/telegestione Richiamando le battute iniziali, la vicenda della telelettura può essere un “case history”; siamo infatti proprio nella situazione – sinora inedita – della normazione che supporta un’attività industriale, a cui ha dato il “la” un intervento regolatorio. È questo il prototipo d’approccio da seguire? Difficile dirlo; costruire un ingranaggio simile e farlo funzionare in tutte le evenienze potrebbe essere complicato, ma si vedrà. Ritornando alle azioni mandate a effetto, con la pubblicazione della UNI/TS 11291-11-6 si chiude la lunga fase normativa, caratterizzata dall’intenso lavoro degli operatori, per definire caratteristiche, prestazioni, prescrizioni ecc., del processo di telelettura e telegestione. Dei complessi temi che si sono affrontati nei tavoli di lavoro, restano alcune zone grigie. Questo mentre è in corso il programma di implementazione stabilito da AEEGSI. Le specifiche tecniche applicabili ai prodotti però finalmente esistono in un set completo e aderente a quanto previsto dall’azione regolatoria di specie. Emergeranno certo problemi di interpretazione. Le specifiche tecniche, pur costituendo il riferimento concreto per quanto previsto dalla regolazione, sono state elaborate cercando di non limitare la libertà dei fabbricanti ove non indispensabile. Probabilmente emergerà qualche imprecisione e ciò appare quasi inevitabile per un progetto dalle dimensioni così clamorose. Allo stesso tempo è possibile che vengano individuati punti di miglioramento e ciò fa parte della naturale evoluzione. Le verifiche richiedono un sistema di test dedicato il cui sviluppo, come evidenziato dalle norme stesse, è in carico agli enti certificatori, che hanno anche la responsabilità di non introdurre vincoli aggiuntivi. A fronte di un mercato in