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55 C I G M A G A Z I N E provvedimento del 23 gennaio 2012, che definisce lo schema di certificazione per la sostenibilità. Il Comitato Termotecnico Italiano sta infine ultimando i lavori di revisione delle norme che trattano il tema della sostenibilità degli operatori del biometano e del biogas. Per quanto riguarda i soggetti coinvolti dal decreto del 23 gennaio 2012 relativo al sistema nazionale di certificazione per biocarburanti e bioliquidi, troviamo i ministeri dell’Ambiente, dello Sviluppo economico e dell’Agricoltura e il GSE. Tra i soggetti chiamati in causa vi è anche Accredia, l’ente nazionale di accreditamento, che controlla e definisce le regole valide per gli organismi di certificazione che devono essere accreditati e, infine, gli operatori economici che costituiscono la filiera. All’interno di questo quadro normativo generale, vi è il lavoro di CIG e dello stesso CTI: il primo ha il compito di sviluppare le specifiche di immissione in rete del biometano e altre norme a corredo; il secondo di sviluppare norme specifiche per gli operatori diversi ambiti e precisamente in nove aree tematiche, tra cui il biometano. All’interno di questa tematica sono ricomprese altre fonti rinnovabili, oggetto dell’attività di normazione, come i bioliquidi, l’energia da rifiuti, il solare, i biocombustibili e altri ancora. In materia di sostenibilità, il quadro legislativo all’interno del quale ci si muove si rifà alla direttiva 2009/28/CE sulle fonti rinnovabili (RED 1), poi al decreto legislativo 28/2011, che recepisce la direttiva, quindi alla direttiva 2009 che contiene le specifiche relative a benzina, combustibili diesel e gasolio, al decreto legislativo 55/2011 di recepimento della direttiva 2009/30, al decreto ministeriale 2012 sulla certificazione nazionale della sostenibilità dei biocarburanti e dei bioliquidi, al decreto ministeriale del 2 marzo 2018 sul biometano e, infine, la direttiva Ue 2018/2001 RED 2, ancora da recepire nell’ordinamento nazionale. Il quadro normativo è attualmente oggetto di revisione in relazione alla pubblicazione del decreto che rivede l’analogo