CIG Magazine - La rivista che dà voce al mondo del gas CIG Magazine 18 | Page 4

EDITORIALE FORUM 2019: AMPIA E QUALIFICATA PARTECIPAZIONE ALL’EVENTO PIÙ IMPORTANTE DEL SETTORE di Enrico Aceto, Direttore Generale CIG Cari lettori, il tradizionale evento FORUM UNI CIG anche quest’anno si è svolto con un particolare successo di pubblico nei giorni 12 e 13 giugno a Milano alla Fondazione Cariplo. Una platea qualificata, ampia e soprattutto dialogante ci ha permesso di rinnovare la convinzione che il FORUM rappresenta un sentito momento di dibattito e aggiornamento. L’alto livello delle presentazioni, sia lato istituzionale che associativo e di business, ha offerto quindi elementi di conoscenza importanti e punti di vista qualificati su ruolo e salute del sistema multi-gas. Vorrei attirare la vostra attenzione sul logo del FORUM che per il secondo anno ha il nucleo della fiammella di colore verde, a simbolo della capacità di rinnovamento (renewable) radicale del settore gas: a livello non solo nazionale, la lunga storia secolare del gas ha visto svolte epocali succedersi in cui il settore ha saputo rinnovarsi e ritrovare un futuro essenziale per lo sviluppo economico e sociale di imprese, famiglie e collettività. Dall’illuminazione a gas al gas di città, al gas metano o gas naturale, vettore più pulito ambientalmente parlando dei combustibili liquidi o solidi (tant’è che le vetrerie, come a Venezia, lo utilizzarono in via privilegiata) fino ai gas rinnovabili di oggi grazie a robuste iniezioni di ricerca e tecnologia, e all’idrogeno che incomincia prepotentemente a entrare in gioco, anche qui con robuste dosi di innovazione tecnologica. Il gas naturale che è stato per molti anni apprezzato ambientalmente parlando per la minor impronta fossile rispetto ai combustibili fossili liquidi e solidi, deve oggi da un lato prendere velocemente e totalmente il posto del carbone (phase out) per la generazione di potenza, e gradualmente lasciare il passo ai green gas come il biometano, il syngas, il bio GNL, il bio GPL e l’idrogeno, sia per i consumi industriali/ terziari che per il domestico oltre all’energia per la mobilità leggera e pesante (trucks & ships).