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34 per offrire agli operatori nazionali nuove opportunità di mercato. I terminali Gnl devono essere opportunamente valorizzati quale strumento indispensabile per realizzare la diversificazione delle forniture. Ciò significa ridurre le barriere che ne impediscono un significativo livello di utilizzo – in particolare gli elevati costi logistici per la consegna delle commodity presso i terminali e la conseguente immissione in rete – e sviluppare nuovi modelli infrastrutturali in grado di favorire gli usi finali del Gnl nei trasporti stradali e marittimi”. Macrì ha poi accennato alla necessità di attivare nuovi percorsi per il settore gas e in particolare su come attivare le risorse necessarie. “Il sector coupling aprirebbe nuove e interessanti prospettive a differenti comparti energetici nazionali, consentiti dall’intrinseca flessibilità di soluzioni come il power to gas, il power to H2 e il recupero di cascami termici. Il biometano ha notevoli potenzialità di sviluppo e potrà sostituire flussi di importazione, mentre si dovrà approfondire il percorso di regolazione in ragione delle matrici di origine. Il syngas rappresenta un’alternativa a sistemi di accumulo elettrico e Ccs, ma necessita di approfondimenti tecnici e della definizione di una normativa per un impiego commerciale”. Il rappresentante di Utilitalia si è anche soffermato sugli aspetti normativi riguardanti il settore e in particolare circa la progressiva applicazione del decreto legislativo 28 del 3 marzo 2011, che pone il settore di fronte a scelte decisive per la sua continuità. “Serve – ha detto – un approccio congiunto ai settori del gas naturale e dell’energia elettrica, elemento prodromico a un vero e proprio scenario di sector coupling in campo energetico. All’inizio dello scorso anno, Entso-E e Entso-G, hanno condiviso la necessità di definire gli scenari finalizzati al Piano decennale di sviluppo delle infrastrutture di rete, mentre un’esperienza è stata posta in essere dai due TSO nazionali in attuazione delle delibere 654 (654/2017/R/eel) e 689 (689/2017/R/gas), con iniziative congiunte che hanno coinvolto anche i distributori europei. Macrì infine ha posto l’attenzione