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27 C I G M A G A Z I N E Il manager di Snam ha poi indicato gli obiettivi della società al 2030 e alle esigenze di decarbonizzazione a partire dal considerare i vantaggi del gas naturale (disponibilità, sostenibilità ambientale, efficienza) e allo sviluppo dell’innovazione. “Cng e Gnl – ha detto Berzero – sono soluzioni efficienti ed economiche per ridurre le emissioni nel settore dei trasporti, così come il biometano, che è una risorsa rinnovabile e programmabile, le pompe di calore a gas e la microgenerazione. Per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione gli sforzi maggiori devono essere concentrati nel settore residenziale e in quello dei trasporti. Per questi due comparti abbiamo ipotizzato due differenti scenari: uno base o di riferimento – low case – e un altro di sviluppo – high case –. La differenzia sostanziale tra i due dipende dal ruolo che il biometano andrà ad assumere. Abbiamo ipotizzato un ruolo piuttosto spinto per quanto riguarda il biogas e di conseguenza per il biometano, che potrebbe raggiungere, secondo le stime del Consorzio italiano Biogas, gli otto miliardi di metri cubi all’anno, climatiche di quell’anno, è stata alquanto contenuta; negli anni la richiesta è via via cresciuta, per attestarsi nel 2018, a circa 73 miliardi di metri cubi. Nell’anno da poco trascorso, rispetto a quanto avvenuto nel 2017, nei vari settori abbiamo registrato questa situazione. Nel civile si è registrata una domanda in riduzione sia sull’effettivo – il 2018 è stato un anno più caldo del precedente – sia sul normalizzato – dovuto all’aumento dell’efficienza del sistema energetico infrastrutturale –. Nel settore industriale la domanda è cresciuta, soprattutto nella prima parte dell’anno, mentre nella seconda si è registrato un rallentamento dovuto a fattori economici interni. Nel termoelettrico, infine, la riduzione che si è registrata è dipesa da un ritorno alla normalità idrica”. Berzero si è anche soffermato sulla flessibilità del sistema gas, una caratteristica positiva che ha consentito di gestire oscillazioni importanti (8 miliardi nel termoelettrico e 3,5 miliardi nel civile) e sulla capacità degli stoccaggi stagionali di energia, in relazione anche ai prezzi competitivi.