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M A G A Z I N E
Assotermica, uno degli impatti
più forti che si sono avuti negli
ultimi anni nell’obiettivo della
decarbonizzazione anni è dipeso
dalle direttive Ecodesign&Labelling,
che hanno comportato il taglio
degli impianti meno performanti e il
sostegno a quelli maggiormente tali.
“Il tutto è avvenuto in modo
sinergico – ricorda Montanini
–. Inoltre, con la revisione del
Regolamento Ue 811 del 2013 di
etichettatura energetica si sono
affacciate idee intelligenti, come
quella, che la Commissione sta
valutando, di dare un bonus alle
caldaie già pronte per funzionare
al 100% con i green gas. Caldaie
green gas ready”.
Il presidente si è poi soffermato
a illustrare la situazione nazionale
delle rinnovabili termiche.
“In Italia gli edifici nuovi e quelli
sottoposti a ristrutturazione
rilevante sono soggetti a requisiti
estremamente severi sulla
copertura dei consumi previsti per
l’acqua calda, il riscaldamento e il
raffrescamento con fonti rinnovabili
– ha detto - Il Piano nazionale
chiede di rivedere tali obblighi per
renderli più sostenibili in ottica
di neutralità tecnologica, Inoltre,
i meccanismi d’incentivazione
premiano gli interventi impiantistici
che integrano efficienza energetica
e fonti rinnovabili. Infine, il settore
termico dovrà incrementare
la quota di energia da Fer nei
consumi finali lordi di +1,3%.
Tutto ciò può rappresentare una
grande opportunità per il sistema
multi-gas e per gli apparecchi
utilizzatori. Oltre il 75% dello stock
abitativo è dotato di impianti a gas
o a gasolio. Il passaggio verso
nuove forme di gas rinnovabile è
una via sostenibile per raggiungere
gli importanti obiettivi europei.
Ma c’è ancora molto fare: la
stock è ancora composto da una
maggioranza di caldaie vecchie e
il tasso di sostituzione è inferiore al
4%”.
In conclusione del suo intervento,
il presidente di Assotermica ha
avanzato le richieste del sistema
industriale di riferimento.
“Serve un piano di incentivazione
per accelerare la sostituzione
di caldaie vecchie. Occorre
rivedere gli obblighi rinnovabili
per i nuovi edifici e per quelli
sottoposti a ristrutturazione
rilevante. Va recepita la direttiva
Red 2 attribuendo una quota di