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76 aziende. Prendiamo per esempio un pozzo di gas indipendente che rifornisce una grande centrale elettrica locale. Un fallimento del sistema a causa di un cyber attacco mirato causerà un calo della fornitura di gas, che potrebbe portare a una riduzione della produzione energetica generale e influenzare sia l’impianto più grande sia gli utenti che si affidano ai suoi servizi. «In breve – aggiunge Nencini – la supply chain è solida quanto il suo anello più debole. Inoltre, a causa di questo collegamento tra aziende di diverse dimensioni, le attività delle piccole imprese esposte su Internet possono essere sfruttate dagli aggressori come test per attacchi su più larga scala. Nel caso in cui venissero scoperti, infatti, l’impatto sarebbe molto minore rispetto a quello che subirebbero nelle reti più grandi che rappresentano il loro vero target. I nostri laboratori hanno individuato vulnerabilità nei sistemi di interfaccia uomo- macchina nel settore idrico in tutto il mondo: Hmi esposte nelle industrie petrolifere americane e negli impianti energetici e di biogas europei, che comprendono sistemi per l’energia solare, eolica e idro-elettrica». In Italia – si legge nel Rapporto – sono stati rilevati sistemi Hmi