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aziende. Prendiamo per esempio
un pozzo di gas indipendente che
rifornisce una grande centrale
elettrica locale. Un fallimento
del sistema a causa di un cyber
attacco mirato causerà un
calo della fornitura di gas, che
potrebbe portare a una riduzione
della produzione energetica
generale e influenzare sia
l’impianto più grande sia gli utenti
che si affidano ai suoi servizi.
«In breve – aggiunge Nencini – la
supply chain è solida quanto il
suo anello più debole. Inoltre, a
causa di questo collegamento
tra aziende di diverse dimensioni,
le attività delle piccole imprese
esposte su Internet possono
essere sfruttate dagli aggressori
come test per attacchi su più
larga scala. Nel caso in cui
venissero scoperti, infatti, l’impatto
sarebbe molto minore rispetto a
quello che subirebbero nelle reti
più grandi che rappresentano il
loro vero target. I nostri laboratori
hanno individuato vulnerabilità
nei sistemi di interfaccia uomo-
macchina nel settore idrico in
tutto il mondo: Hmi esposte nelle
industrie petrolifere americane
e negli impianti energetici e di
biogas europei, che comprendono
sistemi per l’energia solare, eolica
e idro-elettrica».
In Italia – si legge nel Rapporto
– sono stati rilevati sistemi Hmi