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55 C I G M A G A Z I N E dato le proprie dimissioni proprio perché non si sono occupati del rischio cyber. Sappiamo però che il rischio zero non esiste”. Le imprese italiane subiscono attacchi da molti anni; La Banca d’Italia ha stimato che tra il 2015 e il 2016 il 45% delle aziende sia stata colpita da qualche tipo di attacco, subendo ingenti danni economici. Il mondo dei dati è in continua evoluzione e lo dimostrano gli sviluppi e la diffusione, sempre più massiva, dei social media attraverso cui tutti condividono informazioni sulla rete; questa è la causa iniziale, poiché qualsiasi informazione scambiata in rete o qualsiasi oggetto connesso a una rete ha un rischio. “Oggi si parla del tema dell’evoluzione del rischio e della modalità di attacco – racconta Colciago – le imprese sono sempre più esposte, più appetibili da parte degli hacker che sviluppano metodi sempre diversi per inserirsi in reti protette causando danni tecnici e ingenti perdite economiche. Si parla di interruzioni di attività, rapidità di reazione, analisi dell’attacco, necessità di esperti informatici, corretta comunicazione: tutti fattori che generano impegno economico per l’impresa colpita”. Talvolta, a un attacco informatico conseguono danni materiali e perfino incidenti, attraverso esplosioni; durante l’intervento il Direttore di AGRC ha voluto portare l’esempio di alcuni attacchi hacker ai grandi gestori di reti di gas naturale: “Questi processi hanno portato la completa interruzione all’attività