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M A G A Z I N E
i carri bombolai, veicoli speciali
impiegati per il trasporto stradale:
una modalità particolarmente
richiesta per attività industriali e
commerciali.
“I carri bombolai – aggiunge il vice-
presidente di Federmetano – sono
un’opportunità per il sistema della
distribuzione. Il carro bombolaio
può dare infatti quel contributo
utile all’espansione e alla copertura
territoriale dove esistono dei limiti
fisici per la rete tradizionale. Detto
questo, dobbiamo registrare il
grande interesse che vi è attorno
allo sviluppo del biometano,
soprattutto in relazione alla
riduzione dell’impatto inquinante,
molto simile a quello delle
autovetture alimentate a energia
elettrica”.
Per il rappresentante
dell’associazione altre sono
le qualità del biometano, che
riguardano il rilancio del settore
agricolo coinvolto nella produzione
di biometano, la valorizzazione
energetica dei rifiuti organici, gli
investimenti del settore industriale
per la realizzazione degli impianti
di biogas-biometano e, infine,
il contributo alla riduzione dalla
dipendenza energetica e allo
a Bologna ed è presente su tutto
il territorio nazionale e rappresenta
una quota contenuta del totale
della rete nazionale, il 2%.
“Il metano – afferma Franciosi –
ha diverse qualità: è ecologico,
in quanto ha emissioni di CO 2
inferiori rispetto ai carburanti
tradizionali, se poi si utilizza il
biometano le emissioni sono
prossime a zero; è economico,
con risparmi che arrivano al 70%;
è sicuro: l’automobile alimentata
a gas ha meno vincoli normativi
per quanto riguarda la sosta nei
parcheggi sotterranei; è fruibile, nel
senso che il rifornimento avviene
in tempi rapidi. Non solo, in base
ai dati rilevati lo scorso agosto,
siamo presenti su tutto il territorio
nazionale con 46 impianti aperti
lungo la rete autostradale e 1.279
su quella extra-autostradale. Il
parco circolante (i dati sono di
Aci e risalgono al 2017; nda)
con alimentazione a metano è
di oltre un milione di veicoli. Nel
gennaio 2017, secondo l’Unarae,
risultavano immatricolate 33mila
autovetture a metano; nell’agosto
2018, 32mila”.
In Italia, per la distribuzione del
gas compresso, vengono utilizzati