CIG Magazine - La rivista che dà voce al mondo del gas CIG Magazine 15 | Page 46
46
“Mi risulta difficile pensare –
afferma il capo ufficio tecnologie
di SensorNet – che la rete 2G,
utilizzata per il servizio di smart
metering, possa garantire una
durata decennale. Se pensiamo
all’evoluzione tecnologica
sviluppata dalle società di telefonia
mobile, è facile capire come non
sia affatto facile predire un futuro
per la tecnologia di cui stiamo
parlando”.
Allo stato attuale, però, la
tecnologia wireless-Mbus a
169 Mhz, che richiede studio,
lavoro e precisione, è con buona
probabilità la soluzione migliore
per lo scopo che ci si prefigge.
“Sempre più spesso, per il
settore del gas, sentiamo
parlare di smart grid. Un’idea
brillante, innovativa, ma tra la
rete gas e le reti telematiche e
di telecomunicazioni esistono
delle differenze – sostiene
Cesaro – Sempre più spesso
assistiamo alla volontà, da parte
delle società di distribuzione,
di entrare nel settore delle
telecomunicazioni per espandere
la propria infrastruttura e creare
smart grid del gas. Si tratta di
un processo da completare,
certo. Intanto però dovremmo
concentrarci a risolvere i problemi
che ancora insistono per quanto
concerne l’utilizzo della rete a
169 Mhz e aiutare le utility nel
processo di realizzazione delle
proprie reti”.
Ma quale sarà il futuro prossimo?
“Cominciamo col dire che le reti a
169 Mhz non sono affatto morte.
Basti leggere, a questo proposito,
la recente position paper di
Anie. Oggi sono in campo delle
proposte finalizzate ad aumentare
le prestazioni delle reti in termini
di mantenimento della copertura,
dell’efficienza energetica e
della capacità. Obiettivi già
oggi raggiungibili. Infine, la rete
a 169 Mhz è ancora oggi lo
strumento più potente e versatile
a disposizione delle società di
distribuzione del gas per ottenere
una vera smart grid. È chiaro
che l’enfasi a questo punto deve
essere portata sul tema della
progettazione: comprare gateway
e concentratori non basta, ma
sapere che, dopo la messa a
punto, l’investimento iniziale
viene ripagato e la rete entra nel
patrimonio della società mi pare
un fatto importante”.