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non erano tra quelli ricompresi
nella verificazione periodica;
oggi, con il decreto, tutti gli
strumenti sono sottoposti
ai controlli: la verificazione
periodica, i controlli casuali e i
controlli in contraddittorio”.
Per il dirigente del ministero
dello Sviluppo economico
un’altra novità contenuta
nel decreto è rappresentata
dalla volontà d i diminuire i
costi per gli operatori e anche
l’organizzazione complessiva
della verificazione: oggi, infatti,
chi effettua le riparazioni degli
strumenti può anche effettuare
le verificazioni periodiche.
“Il decreto – conclude Insola
– fa chiarezza anche su un
altro aspetto: dare certezze
circa l’autorità competente.
Da ultimo, va sottolineata
l’importanza degli accordi
procedimentali che le varie
parti possono sottoscrivere per
omogeneizzare i controlli sul
territorio. In presenza di regole
chiare sulle verificazioni anche
l’uniformità dei comportamenti
sui controlli se ne avvantaggia”.
Ufficiale 141 del 20 giugno
2017, entrato in vigore il 18
settembre scorso.
A fare il punto della situazione
ci ha pensato Renato Insola,
della divisione XV a “Strumenti
di misura e metalli preziosi”
del ministero dello Sviluppo
economico.
“Il decreto 93, per la metrologia,
ha rappresentato un passaggio
epocale – ha sostenuto il
dirigente del Mise –. Ha infatti
colmato diversi vuoti normativi
e uniformato gli indirizzi.
E poi, cosa innovativa, ha
eliminato ben 14 provvedimenti
normativi esistenti. Il decreto
ha avuto un iter complesso ed
è stato sottoposto a numerosi
passaggi, senza però che
venissero sollevate obiezioni, sia
in Italia che in Europa. Ci sono
alcuni aspetti da migliorare,
certo, come l’articolo 3, ma
l’impianto è solido. Il decreto
poi colma una grande lacuna.
Prima della sua entrata in
vigore, per quanto riguarda le
funzioni di misurazione legale
degli strumenti, alcuni settori