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Il biometano cresce. In Europa
il ritmo di crescita annuale è
infatti del 25%. E la Germania è
il paese europeo a fare la parte
del leone per numero di impianti
di biometano attivi, di impianti
collegati alla rete di distribuzione
del gas metano edi impianti di
biogas. In Italia invece sono attivi
solo sei impianti e si tratta tutti di
impianti pilota.
I numeri cambiamo se parliamo
di impianti di biogas: nel nostro
Paese ne sono attivi 1.555 e
nonostante lo sviluppo accelerato
che vi è stato negli ultimi anni le
potenzialità sono ancora alte. Più
dell’80% degli impianti di biogas
è localizzato nel Nord Italia, pochi
nel resto del Paese. Un segnale
del differenziale esistente tra Nord
e Sud, ma anche un indicatore
delle enormi potenzialità esistenti
in queste aree geografiche.
Come si sa, la rete italiana di
distribuzione del gas rappresenta
un vettore fondamentale di
sviluppo del biometano.
“Per permettere un forte
incremento delle possibilità di
questo vettore energetico –
afferma Pietro Cerami, della
divisione marketing della Pietro
Fiorentini – sarebbe opportuno
gestione digitale della stessa
distribuzione, oggi gestita in forma
statica. Cambiando la natura del
gas e anche i punti di iniezione,
diventa fondamentale conoscere
esattamente i volumi di transito
e come il gas si distribuisce
nella rete. Per questo occorre
passare presto alla digitalizzazione
del sistema per conoscere la
domanda, disporre del profilo
della stessa e prevedere le
immissioni in rete. Per fare
tutto ciò serve ricorrere alla
sensoristica, capace di monitorare
le pressioni e di conoscere i
volumi. Dobbiamo disporre di una
rete che da passiva qual è oggi
diventi attiva. Un risultato, questo,
che si può raggiungere collegando
le reti.
Ciò che voglio dire è che di fronte
alla novità rappresentata dal
biometano occorrono sistemi
di gestione molto elaborati, che
operino in tempo reale, capaci di
operare in funzione della variabilità
della domanda, della qualità del
prodotto e delle immissioni. L’idea
della nostra società è creare un
unico punto di misura e delegare
a un ente terzo il governo della
gestione”.
Dal biometano alle smart grid arrivare in tempi rapidi a una