L’azione
comincia la mattina di venerdì 3 giugno: la
spiaggia è quasi pronta, gli spazi vengono
allestiti, e comincia la sfilata.
Le auto provengono da tutto il Regno Unito e dall’Europa e hanno compiuto un lungo
viaggio per raggiungere questo piccolo villaggio in un angolo del Galles del Sud: a
bordo piloti che amano la velocità e nutrono
speranze di nuovi record.
La carovana diventa rapidamente un torrente e man mano che i parcheggi si riempiono
i posti liberi diventano più rari e lontani. Si
rivedono automobili e volti familiari così come
nuovi partecipanti pronti a sfidare le “sacre
sabbie” di Pendine Beach per la prima volta.
Sembrano tutti molto felici: d’altronde questo è il posto dove essere se ti consideri un
vero hot rodder. Non è questione di ego, nessuna spavalderia, solo vetture e piloti a fare
quello amano e che viene naturale in un ambiente del genere. Entro la sera di venerdì,
sono quasi tutti arrivati (le iscrizioni chiudono
alle 22): il tempo per uno spuntino veloce, forse una pinta o due, poi a letto, con il sogno di
ciò che accadrà il giorno seguente.
Le maree sono in anticipo rispetto all’anno
scorso, così il briefing si è dovuto tenere di
buon’ora nel Museum of Speed. Piloti e copiloti di 151 tra più belle auto del pianeta
sono li, in attesa di istruzioni da Neil Fretwell
prima di dirigersi verso le sabbie. Nel frattempo la spiaggia diventa un alveare di attività,
vengono montate le recinzioni per segnalare il
percorso di mezzo miglio e il capo dei cronometristi Phil Wells è impegnatissimo a sistemare
l’attrezzatura per il rilevamento della velocità
sulla linea delle 110 yard. L’attività del sabato
è sempre meno frenetica rispetto a domenica
e attorno a mezzogiorno si è pronti a partire.
Lo starter Marco Warren e la “ragazza bandiera” Scarlett Devey sono pronti, Phil Wells e
i cronometristi sono pronti, tutti i “sidewinders”
sparsi intorno al percorso sono in postazione… tutto ormai è nelle mani del “King of the
beach” il “re della spiaggia” Matt Farrant,
pronto a segnare le prime tracce sulla sabbia
con una prestazione di altissimo livello, a impostare il tono per ciò che sarebbe seguito.
I concorrenti hanno gareggiato per tutto il
giorno, senza incidenti, e il club delle 100 miglia orarie ha visto un discreto numero di nuovi
membri entrare a farne parte, con vari record
battuti lungo la giornata. Le quattro classi d’epoca “banger” hanno tutte visto miglioramenti.
Torsten Krahl ha toccato le 87 miglia orarie
nella sua roadster, mentre Graham Paddick e il
suo McDowell hanno corso a più di 96 miglia
all’ora, a un soffio dalle 100 miglia orarie. Anche Matt Farrant ha alzato l’asticella, trovando
un miglio orario in più per registrare il suo record del percorso a oltre 117 miglia orarie.
La competizione è andata vanti il più a lungo possibile ma intorno alle 16 una marea
improvvisa ha fermato i giochi. Alcuni piloti avevano due tentativi all’attivo mentre altri
avrebbero dovuto aspettare fino al giorno successivo, quando gli sarebbe stata concessa
una nuova l’opportunità.
E così si arriva alla domenica. La mera sopraggiunge circa 45 minuti più tardi rispetto
a sabato, ma con l’esperienza di allestimento
e logistica maturata il giorno precedente, le
danze erano pronte per iniziare ancor prima
di mezzogiorno.