#cheauto! Luglio/Agosto 2016 | Page 23

L’azione comincia la mattina di venerdì 3 giugno: la spiaggia è quasi pronta, gli spazi vengono allestiti, e comincia la sfilata. Le auto provengono da tutto il Regno Unito e dall’Europa e hanno compiuto un lungo viaggio per raggiungere questo piccolo villaggio in un angolo del Galles del Sud: a bordo piloti che amano la velocità e nutrono speranze di nuovi record. La carovana diventa rapidamente un torrente e man mano che i parcheggi si riempiono i posti liberi diventano più rari e lontani. Si rivedono automobili e volti familiari così come nuovi partecipanti pronti a sfidare le “sacre sabbie” di Pendine Beach per la prima volta. Sembrano tutti molto felici: d’altronde questo è il posto dove essere se ti consideri un vero hot rodder. Non è questione di ego, nessuna spavalderia, solo vetture e piloti a fare quello amano e che viene naturale in un ambiente del genere. Entro la sera di venerdì, sono quasi tutti arrivati (le iscrizioni chiudono alle 22): il tempo per uno spuntino veloce, forse una pinta o due, poi a letto, con il sogno di ciò che accadrà il giorno seguente. Le maree sono in anticipo rispetto all’anno scorso, così il briefing si è dovuto tenere di buon’ora nel Museum of Speed. Piloti e copiloti di 151 tra più belle auto del pianeta sono li, in attesa di istruzioni da Neil Fretwell prima di dirigersi verso le sabbie. Nel frattempo la spiaggia diventa un alveare di attività, vengono montate le recinzioni per segnalare il percorso di mezzo miglio e il capo dei cronometristi Phil Wells è impegnatissimo a sistemare l’attrezzatura per il rilevamento della velocità sulla linea delle 110 yard. L’attività del sabato è sempre meno frenetica rispetto a domenica e attorno a mezzogiorno si è pronti a partire. Lo starter Marco Warren e la “ragazza bandiera” Scarlett Devey sono pronti, Phil Wells e i cronometristi sono pronti, tutti i “sidewinders” sparsi intorno al percorso sono in postazione… tutto ormai è nelle mani del “King of the beach” il “re della spiaggia” Matt Farrant, pronto a segnare le prime tracce sulla sabbia con una prestazione di altissimo livello, a impostare il tono per ciò che sarebbe seguito. I concorrenti hanno gareggiato per tutto il giorno, senza incidenti, e il club delle 100 miglia orarie ha visto un discreto numero di nuovi membri entrare a farne parte, con vari record battuti lungo la giornata. Le quattro classi d’epoca “banger” hanno tutte visto miglioramenti. Torsten Krahl ha toccato le 87 miglia orarie nella sua roadster, mentre Graham Paddick e il suo McDowell hanno corso a più di 96 miglia all’ora, a un soffio dalle 100 miglia orarie. Anche Matt Farrant ha alzato l’asticella, trovando un miglio orario in più per registrare il suo record del percorso a oltre 117 miglia orarie. La competizione è andata vanti il più a lungo possibile ma intorno alle 16 una marea improvvisa ha fermato i giochi. Alcuni piloti avevano due tentativi all’attivo mentre altri avrebbero dovuto aspettare fino al giorno successivo, quando gli sarebbe stata concessa una nuova l’opportunità. E così si arriva alla domenica. La mera sopraggiunge circa 45 minuti più tardi rispetto a sabato, ma con l’esperienza di allestimento e logistica maturata il giorno precedente, le danze erano pronte per iniziare ancor prima di mezzogiorno.