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GRADO DI CIRCOLARITA'

DEI RIFIUTI

Vengono definiti compostabili i materiali organici che, attraverso un processo controllato di biodegradazione, possono essere trasformati in compost.

Il risultato di questo processo è un materiale per aspetto simile al terriccio, che viene impiegato in agricoltura come fertilizzante naturale per le coltivazioni.

Per essere definito compostabile secondo la normativa vigente, un materiale deve essere decomporsi nell’arco di tre mesi.

I rifiuti compostabili sono gli unici che possono essere gettati nell’umido.

I materiali biodegradabili sono materiali organici che possono essere scomposti in sostanze più semplici grazie alla sola azione di microrganismi naturali.

Il ciclo di vita di questi materiali li restituisce alla terra sotto forma di acqua, metano ed anidride carbonica.

Secondo la normativa europea vigente, un materiale per essere definito biodegradabile deve decomporsi per almeno il 90% nell’arco di sei mesi.

Per essere definito riciclabile, un materiale deve essere riutilizzabile in un nuovo processo produttivo. Questi materiali vengono smistati attraverso la raccolta differenziata e inviati agli appositi impianti, in cui verranno riciclati, trasformati o rigenerati. I rifiuti urbani quali plastica, vetro, alluminio e carta rientrano in questa categoria.

Rientrano in questa classe tutti i materiali che non nnllse nelle classificazioni precedenti. I rifiuti di questa categoria sono indifferenziati e prendono il nome di secco non riciclabile. Questi materiali devono essere necessariamente smaltiti in discarica o avviati ad un termovalorizzatore o in un impianto in cui si produce il combustibile derivato dai rifiuti.

Compostabilità

Biodegradabilità

Riciclabilità

Non Riciclabilità