Catalogo Gruppi Alidays Catalogo Alidays 2019 | Page 51
UN PASTO REALE CHE METTE D’ACCORDO TUTTI
L’anatra alla pechinese
Dopo i baozi e i sublimi xiaolongbao,
il delizioso shaoyazi. Uno dei miglio-
ri piatti della cucina tradizionale ci-
nese, conosciuto a tutti come ana-
tra alla pechinese. Servita già nel
XIV secolo sotto la dinastia Yuan,
questa prelibatezza divenne una
della pietanze principali della cor-
te imperiale durante la dinastia
Ming. Mentre fu sotto i Qing che
questa si diffuse anche tra le altre
classi sociali.
Amata dalla popolazione cinese che
ne decantava gusto e sapore persino
in versetti e poesie, nel XIX secolo
la pietanza trovò successo anche
sulle tavole del mondo, divenendo
così l’icona culinaria per eccellenza
della cucina cinese.
Sono tanti gli aneddoti e le leggende
che ruotano attorno a questo piat-
to, ma tra tutti ve n’è uno che farà
sorridere. Si dice che l’anatra alla pe-
chinese abbia influito notevolmente
nei rapporti politici tra Stati Uniti e
Cina. Quando il segretario di stato
americano Henry Kissinger fece
per la prima volta visita alla Cina, si
innamorò del suo gusto a tal pun-
to che, successivamente, nel 1972
venne rilasciata una dichiarazione
congiunta nella quale si invitata il
Presidente americano a far visita
al Paese. Se il pasto è un momento
conviviale di scambio e condivisio-
ne, una fetta di anatra alla pechine-
se mette d’accordo davvero tutti.
Raffinato e ricercato, per nulla facile
da cucinare tanto che la sua prepa-
razione richiede giorni interi ed è
considerata al pari di un’arte sofi-
sticata alla portata di pochi eletti
cuochi. Un’antica ricetta che si tra-
manda da secoli di cucina in cucina,
ma che continua ad essere avvolta
da un’aura di mistero. Tante sono le
ricette e numerose le sue rivisita-
zioni, ma il segreto di questa stre-
pitosa pietanza sembra risiedere in
cinque spezie: anice stellato, chiodi
di garofano, pepe del Sichuan, cassia
e semi di finocchio. E se una volta
di questa si mangiava solo la pelle,
croccante e sfiziosa, oggi si è finito
per non resistere alla sua tenera e
dolce carne.
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