È importante conoscere le caratteristiche e il funzionamento dell’occhio per capire quali agenti possono danneggiarlo e quali tipi di dispositivi di sicurezza debbano essere usati per proteggerlo. L’occhio funziona come un sensore
per il corpo umano che ci permette di percepire la luce visibile. La luce entra attraverso il cristallino per proiettarsi
sulla retina, la parte interna e posteriore del bulbo oculare. Da qui i nervi ottici prendono l’immagine e la inviano al
cervello che la decodifica in un messaggio visivo. L’intero bulbo oculare forma la parte più tenera del corpo umano
e per i 5/6 posteriori non è visibile, ben protetto da ossa, muscoli, etc.
VISTA
Il sesto anteriore è rivestito dalla cornea ed è la parte più esterna e meno protetta del nostro occhio. Ne consegue
che diventa fondamentale proteggere quella sesta parte di occhio a noi visibile in quanto, oltre ad essere esposto
al rischio di danni per la vista dell’individuo, è anche l’unica via che porta direttamente al cervello. Questa struttura
fragile che ci permette di vedere è minacciata fondamentalmente da tre categorie di rischio: a seconda dei risultati
emersi dalla valutazione dei rischi, il datore di lavoro dovrà fornire dei protettori oculari rispondenti ai prerequisiti di
sicurezza CEE definiti dalla normativa europea EN 166 la quale definisce, come da art. 4.1, che il protettore oculare
deve provvedere alla protezione contro:
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E definisce poi con l’art. 4.2 i tipi di protettori oculari:
impatti di diversa entità
radiazioni ottiche
metallo fuso e particelle incandescenti
spruzzi e gocce
polveri
gas
archi elettrici
Tipo di rischio
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occhiali a stanghetta con o senza ripari laterali
occhiali a mascherina
visiere
schermi
elmetti per saldatura
Meccanico
Chimico
Luminoso radiazioni
urti con parti
solide polveri
sostanze chimiche
UV - Infrarossi
Visibile - Laser
Il protettore oculare deve essere marcato sia sulla lente sia sulla montatura. Per gli occhiali a mascherina la marcatura viene effettuata sulla montatura. Per le visiere deve essere presente sulla struttura reggente.
LA MARCATURA
Il 1° numero corrisponde al tipo di protezione luminosa
2 = filtro per UV
3 = filtro per UV senza alterazione dei colori
5 = filtro solare
6 = filtro solare + IR
Il 2° numero staccato da un trattino è la gradazione.
Un solo numero: gradazione di un protettore per saldatura.
Resistenza meccanica
S = robustezza incrementata
F = protezione impatto a bassa energia 45 m/s
B = protezione impatto a media energia 120 m/s
A = protezione impatto ad alta energia 190 m/s
K = antiabrasione
AOS = marchio del produttore
5
AOS
1
F
3
1 = classe ottica - indica il grado di neutralità ottica dell’oculare
K
N
N = antiappannante
3 = campi di utilizzo (3 = liquidi; 4 = particelle grossolane; 5 = gas; 8 = archi elettrici; 9 = metalli fusi)
Infine, è importante verificare le caratteristiche dell’ambiente di lavoro e dell’attività lavorativa per individuare un protettore oculare che abbia un buon indice di confortevolezza.
APPENDICE TECNICA 309