la storia di se sesso
Lentamente il giovane Casorati si riappacifica con la realtà: lo spazio diventa misurabile, prospetticamente complesso; la forma
acquisisce consistenza e poi accresce la sua sembianza di superficie tangibile attraverso la mediazione del tonalismo veneto e delle
osservazioni di Antonello e van Eyck, Cima e van der Goes.
CASORATI DIPINGE UNA VERITÀ INTENSAMENTE REALIZ ZATA, come un pittore assorbito da una dialettica solipsistica tra
se stesso e il mondo, regolamentato e condotto a misura, ordine ed
equilibrio e, in ultima analisi, ad un'implicita indagine ontologica.
L'abilità del pittore nel restituire sulla tela le impercettibili variazioni del nero discende dalla conoscenza della grande pittura, a
partire da Tiziano, passando per Velasquez, per poi arrivare a
Manet.
CASORATI ASPIRA AD ESPRIMERE IL SENSO DEL MISTERO
COME VUOTO E ASSENZA PAUROSA DI UN CENTRO ORGA NICO, ONDE OGNI COSA È FATTA IRREALE E INDETERMIINDETERMINATA. Segue una visione d'arte propria, moderna, con una sensibilità cromatica personale.
La sua poetica dei bambini è quella degli oggetti che, alla stregua
dei giocattoli sparsi nei suoi ritratti infantili, trasmettono un significato di carattere simbolico e evocativo, con un valore assimilabile a quello affidato alla scelta della cromia, la quale ha sempre un
profondo portato emotivo.
UN'ATMOSFERA METAFISICA GLI È PROPRIA, DOVE TUTTO
È CRISTALLIZZATO SOSPESO IN UNO STUPORE MAGICO. Le
sue donne non hanno stato di nascita, sono inventate: come sogni
escono dal magico pennello e sembrano cercare una condizione di
grazia e di solitudine.
Casorati colloca le sue nature morte in luoghi del silenzio claustrofobico, in interni fuori dal tempo, sospesi in un'atmosfera indefinita e di incantata immobilità, contrassegnate da una calibrata sintesi plastica e da una ricerca cromatica asciutta e essenziale.
Il sonno è una delle chiavi della filosofia che impronta la pittura
casoratiana, la condizione tramite cui intonare l