Casa Manuelli Magazine Autunno 2014 | Page 13

n a t u r a ! Con Settembre inizia la stagione della caccia. L’essere umano, l’uomo, in modo particolare, ama cacciare. Ce l’ha probabilmente nel suo Dna. Apparteniamo comunque al regno animale ed è ovvio che certi istinti si muovano dentro di noi. Pur tuttavia siamo però umani, ovvero a un gradino che potrebbe essere più in su. Uso il condizionale perché molti atteggiamenti umani sono così beceri da non meritare di essere inclusi nemmeno nel regno animale! Ma torniamo alla caccia. D E F I N I TA A N C H E S P O RT, A L L A C AC C I A S I A B B I NA L’ E S P L O R A Z I O N E , L’ AV V E N T U R A , L A C O N Q U I S TA . Situazioni che procurano una intensa eccitazione e appagamento. Che non sono relegati però solo alla “caccia” vera e propria, quella che uccide animali, ma si estendono a tutto ciò che può procurare quelle emozioni. A N N I FA , Q UA N D O I N A F R I C A A L C U N I ANIMALI CORSERO IL RISCHIO DI ESTING U E R S I , S I I N V E N T Ò I L S A FA R I F O T O G R A F I C O. Si cacciava così con la fotocamera. Poi fu la volta del “Bird wathing”, ovvero andare a “caccia” di volatili ma armati di binocolo e magari anche di macchina fotografica e registratore, per registrare i loro canti e imparare a riconoscere le varie specie, anche grazie alle foto che si riusciva a scattare. C H E S A N I S P O RT Q U E S T I ! S I D E V E I M PA R A R E A M U O V E R S I I N NAT U R A I N M O D O S I L E N Z I O S O, E P O I S I D E V E A P P R E N D E R E L A PA Z I E N Z A , E L’ AC U M E P E R I N D I V I D UA R E I M OV I M E N T I C H E S I C O M P I O N O AT T O R N O A N O I … Si può andare alla ricerca degli uccelli anche con i bambini, che, oltre a imparare qualcosa, svilupperebbero pure delle doti importanti. Potete immaginare che soddisfazione girare per la natura e saper riconoscere i canti degli uccelli? Sia di giorno sia di notte. Sì perché la popolazione aviaria cambia. Li si può “acchiappare” col binocolo, con la macchina fotografica, e col registratore, fissando il loro canto, così da farsi una propria collezione! M A I N NAT U R A C I S I P U Ò AV V E N T U R A R E A N C H E I N A LT R E “ C AC C E ” . OV V E R O Q U E L L A P E R I M PA R A R E A R I C O N O S C E R E L E P I A N T E . La realizzazione di un erbario è sempre molto avvincente. Perché si prende una foglia di quelle piante che vogliamo imparare a conoscere, e poi, a casa, si inizierà la ricerca. Ci sono moltissimi libri che mostrano le foto e le caratteristiche specifiche che permettono di identificare le diverse piante. Anche su internet si può trovare qualcosa (spesso però si tratta solo di informazioni parziali e con poche illustrazioni!). Per esempio,diverse università dedicano alcune pagine per illustrare come creare un erbario. In questo caso si tratta di un procedimento da vero studioso, ma si può anche semplificare e fare quello che si può, andrà bene lo stesso. Sarà di proprio diletto, cultura e allenamento. M A L A “ C AC C I A” I N NAT U R A N O N F I N I S C E Q U I . C H E N E D I T D E L L A C AC C I A A L L E S T E L L E ? Diversi i siti (o le app) che ci insegnano come identificare immediatamente le stelle presenti nella volta celeste del punto in cui ci troviamo. Che emozione allora esplorare la notte e iniziare, piano piano, a identificare quei piccoli riferimenti luminosi. Anche senza telescopio. Incominciamo a conoscere le stelle, e quei pianeti visibili a occhio nudo. Tutti gli altri, come pure i satelliti o quant’altro si può scovare nelle profondità notturne, verranno dopo.