CAR Novembre 2025 | Page 64

La MG ZS è la dimostrazione che le auto cinesi possono scalare le classifiche europee
IL GREEN DEAL: GRANDE OCCASIONE Non bastasse l’ Unione Europea ha deciso di mettere fino al motore termico, puntando sull’ elettrico proprio quando i Costruttori europei erano leader indiscussi del diesel e in ritardo sull’ elettrico. Posizione agli antipodi con i costruttori cinesi: deboli sul termico ma tecnologicamente avanti su ibrido ed elettrico. In più la Cina detiene il controllo delle materie prime per realizzare batterie e motori elettrici. Sulle batterie con una politica di sostegno economico dello Stato ha raggiunto una posizione dominante a livello globale. Ecco che oggi la Cina è diventata il problema dell’ automotive europeo. Il concorrente scomodo che ormai è entrato in casa. E i numeri parlano chiaro. E allargando lo sguardo all’ intero contesto automotive cinese è evidente come questa nazione si voglia candidare a prendere lo scettro della produzione mondiale. E non deve ingannare l’ uscita da BYD di Berkshire Hathaway, la holding di partecipazioni che fa capo al Warren Buffet: il manager americano ha sempre investito a lungo termine su aziende emergenti, ma solide: il capitale allocato 17 anni fa oggi è cresciuto di 20 volte il valore iniziale. Ha funzionato, la crescita ora è rallentata e gli investimenti in Europa la rallenteranno: ora la
I 10 maggiori produttori di auto in Cina nel 2024
holding di Buffet punta a nuovi investimenti ad alto tasso di rivalutazione.
IL CONTESTO: NUMERI GENERALI
• Nel 2023 la produzione di autoveicoli in Cina ha superato i 30 milioni di unità, con vendite
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