CAR Novembre 2025 | Page 58

La tabella mostra l’ occupazione e la produzione dei Paesi con maggiori interessi nel settore Automotive. Polonia: va segnalato è un grande produttore di Autobus e Camion
ca: 4.1 %; Oceania: 2.6 %; America centrale: 1.8 % e America del sud: 1.5 %. All’ interno di queste aree del mondo le principali destinazioni per fatturato sono Regno Unito, Stati Uniti, Cina e Svizzera. Se però si analizza non il valore dell’ esportazione ma il numero delle auto esportate i Paesi più gettonati cambiano leggermente: Regno Unito; Stati Uniti; Turchia e Giappone.
IMPORTAZIONI Le immatricolazioni di auto prodotte al di fuori dell’ Europa sono in contrazione seguendo la contrazione del mercato: nel 2023 sono state importate 3,4 milioni di vetture contro i 3,6 milioni del 2023. Anche le esportazioni sono diminuite: ai 4,8 milioni di auto del 2023 il 2024 risponde con 3,4 milioni. In proporzione pesa di più il calo delle esportazioni(-6,5 %) di quello delle importazioni(-5,3 %). Se nel 2020 le importazioni maggiori di auto provenivano dalla Turchia, Regno Unito, Giappone e Corea, oggi si è pesantemente inserita la Cina che nel 2024 è diventato il primo esportatore verso l’ Europa e continua a crescere, avvicinandosi al milione di auto.
LA SITUAZIONE ATTUALE In questi ultimi mesi Case automobilistiche e componentisti hanno chiesto più volte all’ Europa di modificare il green deal e di consentire la vendita di auto termiche oltre il 2035 anche per arginare l’ invasione cinese. Iniziata con elettriche e Super ibride e ora entrata nella fase del termico. I cinesi non hanno una tecnologia avanzata soprattutto con il diesel e l’ Europa ha perso questo netto vantaggio. Oggi la partita si gioca sui prezzi di listino con il Governo cinese che sostiene i suoi costruttori puntando alla conquista dei mercati maturi. La roulette gira e la pallina si sta per fermare. Cosa succederà all’ industria dell’ auto europea?
ARRIVANO I CINESI L’ auto cinese è una realtà concreta e i maggiori costruttori del Paese del Dragone si stanno muovendo per aprire impianti produttivi in Europa: l’ obiettivo è aggirare i dazi( come avvenne con i giapponesi negli Anni 90) ed ridurre i costi e tempi di viaggio del prodotto. Byd, Leapmotor si stanno già muovendo e anche SAIC mostra interesse. Salveranno l’ occupazione europea del settore? Presto per dirlo. Intanto una fetta importante del mercato l’ Europa l’ ha di fatto consegnato ai marchi cinesi … e ora guarda al mondo bellico per impegnare la forza lavoro e le strutture.
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