CAR Novembre 2025 | Page 4

Editoriale
Renato Dainotto

FUTURO. Pur non avendo la sfera di cristallo … siamo sulla buona strada

C aro futuro mi racconti come sarà la carrozzeria? Quanto sarebbe facile fare impresa se si

potesse interrogare il futuro … Proviamo però a interrogare qualcosa che fino a pochi mesi fa era futuro e oggi è entrato nella nostra vita anche con una certa prepotenza. A ChatGPT ho chiesto come cambierà il settore della carrozzeria in Italia nei prossimi 10 anni. Ecco cosa ha risposto …“ Maggiore complessità tecnica, bisogno di competenze miste. Non sarà più solo“ lavoro di lamiera e vernice”: occorrerà sapere gestire alta tensione, batterie, elettronica, diagnostica ADAS e software. Aumento della specializzazione e consolidamento del mercato. Le piccole carrozzerie che non investono rischiano di perdere quote; cresceranno centri certificati / specializzati( EV, compositi, ADAS). Alluminio, compositi e parti stampate 3D richiederanno attrezzature specifiche e processi di riparazione alternativi. Calibrazione ADAS e diagnostica diventano servizi a valore. Regole su batterie, tracciabilità e riciclo e normative VOC sulle vernici spingeranno verso processi“ green” e gestione rifiuti più rigorosa. Digitalizzazione del customer journey e integrazione con assicurazioni / fleet: preventivi digitali, report fotografici / AR, tracciamento riparazioni, integrazione telematica con assicurazioni e OEM: ciò che migliora fiducia e velocità operativa”. Beh, per una volta non mi sono sentito messo in difficoltà dalla AI: sono tutti temi che abbiamo / stiamo trattando su Car Carrozzeria. In più è scritto in pessimo italiano … Poi, come sempre, con l’ AI è una visione data da un data base più che da un ragionamento. Così manca un tassello importante: il personale. Nei prossimi 10 anni sarà il personale, anzi la mancanza di personale, a creare i maggiori problemi al settore. In parte sarà compensato da cobot e robot che oggi muovono i primi passi: tra 10 anni, saranno non solo molto presenti, ma anche molto audaci nel tentare di soppiantare l’ uomo nei lavori manuali. Quindi l’ imprenditore del futuro( il carrozziere dovrà essere un imprenditore al 100 %) dovrà soprattutto informarsi sulle evoluzioni del mercato e investire in ricerca, formazione e sviluppo. Solo così si potrà tenere il passo con la tecnologia che corre. Galoppa nella produzione di sistemi di propulsione e alimentazione alternative, ma anche nelle attrezzature per la diagnosi e per la riparazione. Oggi con i robot e i cobot siano come nel 1974 quando venne presentato il fax moderno, un dispositivo per trasmettere fogli di testo da un ufficio all’ altro lungo una linea telefonica, una sorta di fotocopiatrice a distanza. Sembrava un oggetto di fantascienza inutile e costoso e invece ha permesso di trasmettere documenti in tutto il mondo con una linea telefonica. Una volta diffusa sembrava una tecnologia insostituibile … poi è arrivata l’ email … e il fax è finito negli scantinati degli uffici. Ecco, oggi, i primi robot che vediamo arrivare in carrozzeria sono come dei fax anni 80. Al momento sembrano solo giocattoli costosi, ma riparliamone tra 10 anni … Quindi dovete comprare compulsivamente ogni nuovo prodotto tecnologico? No, assolutamente. Dovete, prima di tutto, informarvi con avidità su tutto quello di nuovo che arriva sul mercato sia lato produzione sia lato cliente. Investire in proporzione alle vostre risorse in quello che può aiutarvi a ridurre i problemi. Senza dimenticare di investire sull’ uomo che deve restare il centro delle attività. Con formazione, finalizzata a sfruttare al massimo le risorse tecnologiche e senza temerle. Se siete seduti in platea al Car Carrozzeria Summit, dove è distribuito in anteprima questo numero della rivista, siete già sulla strada corretta. State facendo il passaggio dell’ informazione. Per quelli che non sono venuti … sentitevi un po’ come gli studenti rimandati alla prossima edizione, quella dei 40 anni …
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