In quel“ ma” c’ è la sintesi dell’ intervista a Michele Cristiano Direttore Operativo Autosicura: lui ne ha già installato uno nelle sede di Rozzano e con razionalità ci ha illustrato vantaggi e anche difficoltà, non solo tecniche
Renato Dainotto – Foto Photo-R
Prima di addentrarci nelle domande e risposte di Michele Cristiano, Direttore Operativo Autosicura, occorre fare una premessa sull’ uomo. Michele è una persona dalla mentalità aperta, che ama e crede nella tecnologia ma non è un estremista. Ha la giusta cognizione di causa e lo dimostra quando si parla di automotive e delle criticità sul futuro di questo comparto in Europa. Una posizione ben equilibrata indice di capacità di leggere tra le righe del sistema. Noi lo abbiamo incontrato proprio per parlare di tecnologia, del Paint Go, il cobot che vernicia in autonomia. Perché Autosicura è stata la prima carrozzeria a credere in questo prodotto e a installarne uno in Italia( e a investire).
Michele, un investimento importante. Avete bruciato i tempi. Perché? « Una realtà come la nostra non può essere passiva di fronte alle novità. Sulla tecnologia abbiamo già investito molto come per la produzione del colore con tintometro automatico e processo digitale. I robot per la verniciatura sono la novità dell’ anno, prodotti in grado di automatizzare le operazioni di verniciatura. Lo abbiamo visto nel centro prove di Paint Go Italia, ci è piaciuto e abbiamo subito deciso che bisognava approfondire, mettendone uno al lavoro“ vero” in carrozzeria, fuori dalla zona di confort del suo centro tecnico. Insomma testarlo e capire come usarlo anche in vista di investimenti futuri per la nostra rete ».
Paint Go fa tutto? Risolve Il problema della verniciatura? « Paint Go fa tutto? Oggi no, ma lo sapevamo già anche prima di prenderlo e questo lo ha sempre chiarito anche Paint Go Italia. Paint Go fa parecchie cose e quando si prepara tutto bene il risultato c’ è e con tanti vantaggi. Prima di tutto è preciso e non spreca e di questi tempi risparmiare prodotto è importante. Gli sprechi si mangiano il margine. Poi ovviamente è una attrezzatura in fase di rapida evoluzione e quindi se oggi, in alcune situazioni, ha dei limiti, probabilmente verranno superati a breve. Però questo è il futuro non ci si può sottrarre, anzi bisogna cavalcare questo cambiamento per essere pronti a sfruttare tutti i vantaggi. Per questo noi testiamo ogni giorno il robot con veri lavori, come state vedendo durante la vostra visita ».
Che impatto ha avuto sul lavoro in carrozzeria? « Divide, ovviamente. C’ è chi è entusiasta e chi cerca il difetto per forza. Noi quando lo abbiamo acquistato abbiamo anche studiato come inserirlo in carrozzeria e da chi farlo gestire, metterlo a lavorare tutti i giorni. Consegnarlo nelle mani di un verniciatore molto esperto non aveva senso, lo scopo di questo prodotto non è sostituire i verniciatori esperti ma far entrare nel processo produttivo quelli meno esperti. Così lo abbiamo affidato un ragazzo uscito dalla nostra Academy: lui felice di poter mettere le mani sul robot e noi contenti perché abbiamo capito che l’ abbinamento funziona. Anzi possiamo farlo funzionare ancora meglio …»
Quindi? « Chi lavora con Paint Go deve“ giocare” su due cabine: una in cui lavora il robot e una in cui si occupa delle riparazioni che il robot ancora non fa in autonomia. Il robot come il tintometro automatico non velocizza il lavoro, al momento, ma lo rende autonomo così l’ operatore può fare altro ».
Quali sono i vantaggi più evidenti anche per il verniciatore? « Il robot lavora con precisione senza sprechi in più libera l’ uomo dalla presenza in cabina: l’ operatore non è esposto per ore al calore della cabina, ai fumi di verniciatura, non deve stare una giornata con i DPI indossati e non deve pestare da mattina a sera il grigliato con i piedi. Il verniciatore servirà sempre, sia per gestire il robot sia per le lavorazioni complesse ma entra in una nuova fase di vita lavorativa, con una qualità superiore ».
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