C mag Gennaio 2014 | Page 78

psicologia 78 Ciampino Magazine - gennaio 2014 A cura del Dott. Felice Stati Psicologo Psicoterapeuta f.stati@tiscali.it Essere amati, amare ed essere genitori L a maggior parte degli studiosi concordano nel ritenere che essere genitori significa mettere nel rapporto con i propri figli : amore, razionalità e buon senso. Teniamo comunque conto come genitori invariabilmente tenderemo a ripetere i modelli educativi interiorizzati, sia positivi che negativi, che abbiamo ereditato dai nostri genitori. Potremmo essere consapevoli di modelli che noi riteniamo adeguati e decidere  di metterli in pratica, invece per quanto riguarda i modelli inadeguati, che noi comunque abbiamo vissuto e a volte subìto, potremmo inconsapevolmente tirarli fuori e “agirli “sui nostri figli senza rendercene conto. A volte vogliamo e pretendiamo di essere dei genitori “perfetti”, ma tanto più vogliamo questo, tanto più andremo incontro a frustrazioni e delusioni. Spesso genitori che sono molto critici verso se stessi sono anche critici e non riescono sempre ad accettare i limiti dei propri figli.  L’incapacità di amare in modo autentico i nostri figli è direttamente proporzionale alla nostra incapacità di amarci come genitori. L’incapacità di amarci è legata al nostro ideale di perfezione. Così come impariamo a ridere a scherzare a giocare, impariamo anche ad amarci. Spesso però, senza che ce ne accorgiamo, nutriamo odio verso di noi perché non siamo perfetti. Vorremmo essere: in gamba, competenti, intelligenti e se non ci consideriamo tali, questo ci porta a non amarci. Noi odiamo noi stessi perché fondamentalmente noi non ci accettiamo. I motivi per cui non ci accettiamo possono essere i più disparati. L’odio che proviamo verso noi stessi lo possiamo manifestare in forma attiva, ovvero siamo noi che odiamo noi stessi e odiamo o abbiamo odiato le figure genitoriali. Poi c’è un odio che si esprime in forma passiva che è l’odio che abbi