C mag Gennaio 2014 | Page 60

60 STORIE DI ANIMALI Ciampino Magazine - gennaio 2014 A cura di Simona Di Giuseppe udotecaria, animatrice socio culturale, tecnico di laboratori creativi, ludo terapeuta. www.pianetagiochianimazione.it https://twitter.com/Simydg notizie di animali ed ambiente in giro per il mondo Filippine Mali l’elefante triste Questa e’ la storia triste di Mali, un elefante catturato da cucciolo e costretto a vivere da prigioniero dal 1977 in uno zoo. Gli elefanti sono animali sociali, vivono naturalmente in branco, a Mali e’ stato impedito di trascorrere la sua vita camminando libero, bagnandosi nei corsi di acqua, e’ stata vietata la comunicazione con i suoi simili per essere rinchiuso anni in un piccolo spazio artificiale fatto di cemento. Passa le sue giornate camminando sempre in questa piccola area, deprimendosi, pensando a casa sua, lo Sri Lanka, dove venne strappato dalla sua mamma. Anche se da 36 anni vive cosi’, non ha perso il suo istinto naturale di animale selvatico e questo provoca un’immensa sofferenza, e’ prigioniero degli umani. Sta per fortuna crescendo la consapevolezza che gli elefanti debbano essere lasciati liberi, e nonostante le autorita’ del Paese abbiano deciso di lib erarlo in una riserva naturale, ancora lo Zoo di Manila prende tempo. E’ importante capire che gli elefanti per essere felici devono vivere con i loro simili, le femmine insegnano tutto quello che serve ai cuccioli per vivere, quindi, privandoli di questo gli si toglie la capacita’ di capire come procurarsi il cibo in natura e reagire alle situazioni. Normalmente gli elefanti sono in movimento per 18 ore al giorno ed hanno bisogno di camminare su terreni naturali, altrimenti rischiano pericolosi problemi articolari ed alle zampe, anche infezioni molto gravi che possono essere addirittura letali e sono una delle maggiori cause di decesso di elefanti tenuti in cattivita’. Mali e’ stato visitato da uno specialista che ha riscontrato numerosi problemi sottolineando l’urgenza a rilasciarlo libero per evitare rischiosi peggioramenti. Una delle principali associazioni animaliste” PETA” (People for the Ethical Treatment of Animals) si e’ offerta di occuparsi di tutte le spese per il trasporto in un posto dedicato alla riabilitazione degli animali, un’oasi naturale in Thailandia dove potra’ tornare libero, socializzare con altri elefanti, se vorra’ , e verra’ costantemente monitorato. Ci auguriamo che il sogno di Mali si realizzi presto e che sia solo l’inizio di una lunga liberazione degli altri elefanti prigionieri fino ad arrivare all’obiettivo che vengano tutti lasciati liberi nel loro territorio naturale! Spagna La storia di Patty la pecora Una storia a lieto fine. Patty e’ una pecora che, purtroppo, e’ nata, dopo un parto difficile, con lesioni permanenti alla spina dorsale. Ha trascorso i primi due anni della sua vita chiusa in un capannone ed utilizzata come una macchina fabbricatrice di agnelli da “ carne “. Con il tempo la sua disabilita’ porta, ad un certo punto, il suo proprietario a prendere la decisione di disfarsi di lei e portarla al macello. Fortunatamente, un rifugio per animali, saputa la triste storia si prende l’onere di salvargli la vita e non solo, anche di rendergliela dignitosa, permettendole, attraverso un carrellino che sostituisce le zampe posteriori anche di muoversi. Infatti, nonostante Patty riusciva a spostarsi anche se malamente, con il freddo ha incominciato ad avere problemi, ad inciampare e cadere. Ci sono state difficolta’ nel recepire fondi per avere una struttura 61 mobile adatta per lei, ma si e’ poi riusciti a realizzarla anche perche’ la commovente storia di questa dolce pecora ha toccato il cuore di molte persone che hanno avviato una raccolta che coprira’ i costi. Patty si e’ adattata subito alle sue nuove zampe mobili e finalmente e’ libera di andare dove vuole senza problemi. USA Billy, il piccolo e forte Chihuahua Billy e’ sopravvissuto ad un vero e proprio inferno. E’ stato ritrovato, insieme ad altri cagnolini e gattini, in una struttura fatiscente della Carolina Del Nord chiuso in una stretta gabbia sporchissima. Molto probabilmente e’ stato rinchiuso li’ sin da piccolo e non ne e’ mai uscito visto che le sbarre per aprire la porta erano arrugginite. Quando i soccorritori l’hanno trovato, l’hanno portato subito in clinica veterinaria, ed a parte le notevoli difficolta’ nel camminare e le condizioni fisiche critiche, non aveva meta’ della mascella inferiore. Il suo soccorrittore dal primo giorno che l’ha visto ha capito che non poteva piu’ separarsene e tutt’oggi stanno sempre insieme. I proprietari dell’allevamento- lager sono stati condannati per crudelta’ su animali secondo le leggi vigenti nel Paese. Oggi Billy sta bene, anche gli altri cuccioli e questo grazie anche a chi ha fatto la segnalazione ed ai volontari della Humane Society. Fonti: PETA - CARE2 - Humane Society