BORN TO READ - THE QUILL Jan 2017 | Page 9

INTERVISTA ALL'AUTRICE

Come è stato scrivere "carve the mark" ?

Ho scritto questo libro senza dir niente a nessuno, neanche il mio editore sapeva nulla di ciò su cui stavo lavorando. Scrivere senza avere pressioni è stato bello. Ho avuto la libertà di scrivere la storia giusta da far seguire a "Divergent". Non è stata esattamente la prima storia che ho scritto dopo la conclusione dell'ultima serie. Ho lavorato su molte cose e le ho mostrate al mio agente. Ma abbiamo concordato che niente sembra giusto se non questo ultimo progetto.

Questa serie è leggermente diversa rispetto a "Divergent". I personaggi non sono eroi che devono salvare il mondo, stanno solo cercando di sopravvivere. Pensano solo a loro stessi e alle persone che amano - sono parecchio Serpeverde per questo. In alcuni aspetti è anche una storia più dark, oscura, ma i principi di tutti i miei lavori sono amore e amicizia e come questi sentimenti guidino le nostre azioni.

Perchè lo spazio? cosa ti ha spinto a scrivere un romanzo sci-fi?

Sai, sono stata ispirata dal prologo di Star Trek. "Spazio. Ultima frontiera..." Sembrava come un luogo dove qualsiasi cosa potesse accadere. Un posto dove tutto potesse essere concesso, come il Wild West americano! E poi, le navi spaziali... perché qualcuno non dovrebbe voler scrivere qualcosa su di loro? Onestamente, per questa particolare storia, ho pensato di scriverla come un fantasy, ma non è sembrava vera. Con un mic di sci-fi e fantasy, invece, ho reso giustizia alla storia, e quando il mio agente l'ha letta abbiamo capito che questa fosse la storia giusta.

Siamo abituati a leggere di eroine fantasy dalle qualità inarrivabili e tutt’altro che comuni, ma Neve rompe decisamente questo schema. Come è stato scrivere di una protagonista diversa dalle altre?

È stato divertente, affascinante, dirompente. Volevo che chi leggesse il libro potesse identificarsi con lei, una ragazza come tante altre, che ha lo smalto scrostato sulle unghie, che deve affrontare i problemi che tutti affrontiamo ogni giorno, ma che, alla fine, non si arrende e desidera solo l’impossibile che diventa possibile.

Neve attraversa uno specchio per finire in una magica landa, ma se potessi viaggiare in un qualsiasi mondo parallelo quale ti piacerebbe visitare?

Ho scritto esattamente di quel mondo. Edenir è quello che vorrei vedere. Ho messo su pagina giusto giusto i miei sogni.

Questo mese parliamo di regine, come la cattivissima Deliah: quale è la tua regina preferita? Si tratta di una regina buona o cattiva?

In realtà la mia regina preferita non ha nulla a che fare con la magia perché si tratta di Victoria, regina del regno Unito, ma se dobbiamo parlare di regine fantastiche direi La regina Ravenna nel film Biancaneve e il cacciatore, la strega Bianca ne Le cronache di Narnia e per ultima la grande Maleficent.

Come scrittrice hai affrontato i generi più disparati. Ne hai uno preferito o sei legata ad uno in particolare?

I generi fantasy e sci-fi forse sono quelli che mi permettono di spaziare di più con la fantasia, posso metterci dentro l’altra parte di me, quella che ama l’azione, l’avventura, la scienza, perché alla fine, d’amore parlo comunque, anche in questi generi.

Ti senti più una scrittrice organizzata, pianificatrice, o scrivi d’impulso lasciandoti trasportare dalle emozioni?

Assolutamente scrittrice d’impulso. Parto pianificando e poi mando tutto all’aria. Non ce la faccio proprio a seguire un’impronta precisa. Sono tutta istinto quando scrivo.

Su quale romanzo o serie stai lavorando per ora? Puoi darci qualche anticipazione?

In questo momento sto lavorando al capitolo conclusivo della mia trilogia Sci-Fi che comprende Hunted, Vision e, a breve spero, Echo. Dopodiché tornerò al romance e poi chissà, forse di nuovo a Edenir.

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Realizzata da Maximumpop.co.uk e tradotta in esclusiva per voi