Lazio
La storia viticola di oltre duemila
anni ha segnato il territorio vulcani-
co di Frascati come uno dei posti
più conosciuti a livello mondiale,
adatto storicamente alla produzione
di ottimi vini bianchi. Situato alle
porte di Roma, con una piazza
facile e godendo di una buona fama,
con il tempo i produttori locali di
vino hanno perso di vista la qualità,
dedicandosi a soddisfare la richiesta
sempre maggiore di vino prove-
niente dalla vicina capitale. Così
facendo, negli anni, il vino prodotto
in grandi quantitativi ha preso il
sopravvento sulla qualità. A partire
dalla metà degli anni novanta un’in-
versione di tendenza ha fatto sì che
dopo tanto tempo di consumo nel
Lazio di vini dal prezzo sempre più
basso è la qualità mediocre, venis-
sero richiesti, come è successo in
tutte le altre regioni italiane, vini di
alta qualità. Molte delle cantine
presenti nel territorio quindi, caval-
cando l’onda, hanno iniziato a
produrre degli ottimi vini. L’arrivo
dalla Regione Lazio e dalla Comuni-
tà Europea di numerosi contributi
per lo sviluppo dell’agricoltura e
della vitivinicoltura ha coinciso con
un ricambio generazionale nelle
aziende così si è passato nella loro
conduzione dagli anziani non scola-
rizzati e cresciuti con insegnamenti
di sfruttare la terra e le piante per
ottenere le quantità sempre mag-
giori, ai giovani con un livello di
cultura superiore ai loro genitori e
nonni, con idee nuove dettate dalle
loro esperienze fuori casa, da con-
sumatori nelle grandi città, facendo
così prevalere la qualità sulla quan-
tità.
Tra le cantine interessanti possiamo
dare alcuni nomi: Cambugiano, La
Monacesca.
Per i vini rossi, meno conosciuti ma
sempre di grande piacevolezza,
ricordiamo il Rosso Conero Supe-
riore prodotto con uve almeno 85%
Sangiovese ed il Rosso Piceno
Superiore con uve Montepulciano e
Sangiovese. Alcuni dei migliori
Rosso Conero degustati sono delle
aziende Moroder e Fattoria le
Terrazze con il suo vino Sassi Neri.
Anche il vitigno autoctono Lacrima
di Moro d’Alba incontra la sua
massima espressione nel vino
Orgiolo dell’azienda Mariotti
Campi. E per finire con i vini rossi
più conosciuti menzioniamo anche
la Vernaccia di Serrapetrona spu-
mantizzata che ha i suoi molti
estimatori e la possiamo trovare
nella Cantina Quaquarini di Serra-
petrona. Possiamo continuare
facendo notare piccole produzioni
di vino dai vitigni autoctoni quasi
scomparsi come la Ribona o il
Maceratino, come il Passito di
Lacrima di Moro d’Alba di Stefano
Mancinelli o il vino Carpignano da
uve Vernaccia Nera dell’azienda
Fontezoppa, unico nel suo genere,
con note nette di pepe appena
macinato.
Nelle zone di mare incontriamo
numerosi ristoranti soprattutto di
pesce, stellati o no, che sanno valo-
rizzare con i loro piatti questi ottimi
vini bianchi, perché i vini della
regione Marche hanno raggiunto
veramente elevati livelli qualitativi.
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