andare incontro a quello che è il ‘ ritmo allargato ’ perché si può considerare la vita in larghezza e non in lunghezza , riempiendola di emozioni . Ed ecco che nel bagno inteso come luogo relazionale , di sintesi tra corpo e mente , si ha proprio questa larghezza . Tornando al teatro , dove la Quarta Parete è , in realtà , interrotta solo da pochi scalini , noi abbiamo voluto sottolineare come , invece , nel quotidiano questa scaletta si allunghi per estendere il più possibile quell ’ equilibrio psicofisico così difficile da trovare .” Interessante cambio di prospettiva il vostro – commento – non è l ’ ambiente a guidare le scelte della persona , ma è l ’ individuo a condizionare l ’ ambiente in base a come ci si pone , a quanti gradini si vuole percorrere , se si decide di aprire o chiudere la porta . L ’ individuo è protagonista , ma come si traduce tutto questo nelle scelte di arredo ? “ Tutti gli oggetti possono essere visti da diverse prospettive . Per esempio , lo specchio ha una parte in cannettato che ne oscura la visione , sta a noi decidere se guardare tutte le sfumature o la parte nitida , pubblica di noi stessi . E poi le righe dei tavolini , che si intrecciano e rappresentano le nostre relazioni .” E , come conclude Gabriele Pardi , “ Nel progetto gli ambienti rappresentano un rituale di purificazione del corpo e dello spirito dallo stress quotidiano , dove immergersi in spazi interpretativi personali secondo la propria sensibilità , visione , storia , stato d ’ animo .” autore gumdesign titolo del progetto la quarta parete
L a spiccata creatività di Gabriele Pardi e Laura Fiaschi , titolari e fondatori dello studio gumdesign , scava nel profondo . Dinamicità , trasformabilità e versatilità , ironia e gioco sono le caratteristiche percepibili in ogni progetto affrontato dallo studio , che si occupa di architettura , industrial design , grafica , art direction per aziende ed eventi . Il concept ideato per noi affascina perché indaga l ’ interiorità degli individui , visti nelle molteplici sfaccettature del loro essere e nelle innumerevoli scelte che operano ponendosi in relazione con il quotidiano , con la propria esperienza e , in definitiva , con la propria anima . La proposta di Laura Fiaschi e Gabriele Pardi è un viaggio attraverso una rappresentazione un po ’ visionaria , metafora perfetta della ricerca che si compie nel quotidiano per raggiungere l ’ equilibrio tra corpo e mente . Questo progetto è come una complessa opera teatrale basata su un dialogo molto personale e – chiediamo – quali elementi entrano in gioco per la riuscita finale ? “ Partendo dal concetto filosofico di persōna , dal latino maschera , che esprime la singolarità di ogni individuo – racconta Laura Fiaschi - abbiamo creato una scalinata ampliando , espandendo , amplificando i gradini che uniscono il palcoscenico alla platea . La scalinata elimina la Quarta Parete , quel muro immaginario che separa la platea dal pubblico e diviene luogo , e al contempo transito , insito in ogni individuo , sinonimo del suo continuo divenire . Abbiamo legato l ’ interiorità al teatro perché tutti abbiamo un nostro teatro interiore , costumi di scena che ci consentono di coprirci , di rappresentarci ed esprimerci , e anche di relazionarci . Cambiare abito è nella nostra indole perché ci consente di provare sempre emozioni diverse . Questo è stato l ’ input per parlare dell ’ ambiente bagno , un mondo che rappresenta sia un modo di essere , sia - fin dall ’ antichità - un luogo di relazione , penso alle terme romane , agli hammam . Abbandonando la Quarta Parete per trovare la soglia interiore tra mondo esterno e interno , che nel bagno diventa una porta che noi decidiamo di lasciare aperta o chiusa , iniziamo un percorso verso l ’ equilibrio tra mente e corpo . La sala da bagno , spazio architettonico dove definire le dinamiche del corpo per un suo più autentico risveglio , è protagonista di questo equilibrio . Qui siamo disposti a fermare il tempo quotidiano , la frenesia , e ad
Gabriele Pardi e Laura Fiaschi
andare incontro a quello che è il ‘ ritmo allargato ’ perché si può considerare la vita in larghezza e non in lunghezza , riempiendola di emozioni . Ed ecco che nel bagno inteso come luogo relazionale , di sintesi tra corpo e mente , si ha proprio questa larghezza . Tornando al teatro , dove la Quarta Parete è , in realtà , interrotta solo da pochi scalini , noi abbiamo voluto sottolineare come , invece , nel quotidiano questa scaletta si allunghi per estendere il più possibile quell ’ equilibrio psicofisico così difficile da trovare .” Interessante cambio di prospettiva il vostro – commento – non è l ’ ambiente a guidare le scelte della persona , ma è l ’ individuo a condizionare l ’ ambiente in base a come ci si pone , a quanti gradini si vuole percorrere , se si decide di aprire o chiudere la porta . L ’ individuo è protagonista , ma come si traduce tutto questo nelle scelte di arredo ? “ Tutti gli oggetti possono essere visti da diverse prospettive . Per esempio , lo specchio ha una parte in cannettato che ne oscura la visione , sta a noi decidere se guardare tutte le sfumature o la parte nitida , pubblica di noi stessi . E poi le righe dei tavolini , che si intrecciano e rappresentano le nostre relazioni .” E , come conclude Gabriele Pardi , “ Nel progetto gli ambienti rappresentano un rituale di purificazione del corpo e dello spirito dallo stress quotidiano , dove immergersi in spazi interpretativi personali secondo la propria sensibilità , visione , storia , stato d ’ animo .” autore gumdesign titolo del progetto la quarta parete
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