ARTISTI INTERNAZIONALI NELL’ ARTE CONTEMPORANEA- EDIZIONE 2017
BONFANTI ARTURO
Pittore e scultore, Arturo Bonfanti è nato a Bergamo nel 1905 e morto sempre a Bergamo nel 1978. Dopo aver frequentato brevemente la scuola d’ arte « Andrea Fantoni « nella città natale, viene iniziato alla pittura da Angelo Alebardi. Nel 1926 si trasferisce a Milano, dove dimorerà per una ventina d’ anni. In questo periodo si dedica all’ arte grafica e alle arti applicate. La sua prima personale è da far risalire al 1927, a Bergamo. Intorno agli anni cinquanta perviene alla astrazione geometrica dopo una graduale sintesi delle componenti formali di un mondo dove si avvicenda il ricordo pacato degli oggetti e degli avvenimenti.
Senza titolo- Collezione privata
Nei suoi numerosi viaggi e soggiorni in Francia è particolarmente attirato dal linguaggio cinematografico fino a tentare la realizzazione di alcuni cortometraggi a cui, nel 1954, verrà attribuito un premio al Festival di Cannes. Nel 1959 affronta una svolta decisiva spogliandosi da ogni elemento accessorio della plasticità. Sue personali sono state presentate a Milano, Zurigo, Locarno, Madrid, Filadelfia, Parigi. Ha partecipato a numerose mostre collettive, tra le più importanti: panorama Konstruktivisten‘ al Molsbroich Museum di Leverkusen( 1962); Panorama dei maestri della pittura contemporanea( 1963) Napoli; IV Mostra città di Lucca( 1963); XIII Premio Lissone( 1963);
Panorama « Esquisse d’ un salon 2.‘, a Copenaghen( 1963); XV Premio Avezzano‘ Strutture di visione »( 1964); VIII Premio Marche ad Ancona( 1964); San Benedetto del Tronto( 1965); Mostra Nazionale d’ Arte contemporanea; XIX e XX Premio Michetti; National Arts Antiques Festival, Madison Square- New York( 1965); IX Quadriennale d’ arte di Roma( 1965); collettiva « Le Papier a Bruxelles( 1966); I Rassegna Nazionale di Grafica Italiana a Zagabria( 1966); Mostra della Grafica Italiana, Kentucki- USA( 1967); Salon des Réalités NouvelIes( 1967). Attualmente vive a Bergamo. Franco Russoli, presentando a Bergamo la personale del‘ 66, scriveva: Dare immagine e forma a quel momento intuitivo in cui coglie la essenza unica di sentimento e di ragione, di sensibilità e di rigore intellettuale, di vita trascorrente e di eterna, fondamentale struttura delle cose— cristallizzare nella misura aurea di costanti geometriche la vibrazione dell’ esistenza più privata e della cronaca, del diario, anzi, psicologico— ritrovare nel puro divenire delle forme astratte nella luce siderea, i moti sottili dell’ animo, le infinite occasioni della emozione e della sensazione. È questa la via che Bonfanti segue nelle sue pitture e sculture, con una se verità sempre toccata dalla grazia, con una semplicità che nasconde sapienza profonda. L’ Artista non avanza teorie e non si appella a miti: serenamente risponde alla sua vocazione, al suo temperamento umano, al suo bisogno di filtrare ogni esperienza di vita. Testo tratto dall’ Enciclopedia Universale SEDA
dell’ Arte Moderna pag. 384
Senza titolo-
Antologia di Pittori- Scultori- Poeti- Scrittori a cura dell’ Associazione Culturale“ Amici del Quadrato” Milano
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