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TABULA RASA

La politica della paura

Marco Tarchi

Dire che la paura è un sentimento umano , che

appartiene alle esperienze della vita quotidiana e prima o poi chiunque finirà per sperimentarlo , è un ’ ovvietà , di cui tutti siamo consapevoli . Sostenere che è anche un elemento fondamentale della politica – anzi , che lo è stato in ogni epoca – è un ’ affermazione che può apparire molto meno scontata , ma poggia su non meno solide basi di realtà . Lo sapevano i grandi pensatori dell ’ Antichità , lo ha ribadito nel suo inesorabile realismo Niccolò Machiavelli , ne ha fatto uno dei capisaldi della sua teorizzazione Thomas Hobbes , che nel timore provato da ciascun individuo nei confronti dei suoi simili – in una lucida e articolata ripresa dell ’ immagine dell ’ homo homini lupus – vedeva il fondamento della legittimità del Leviatano , lo Stato alle cui leggi si presta obbedienza in cambio di rassicurazione dalle potenziali minacce alla propria sicurezza , non solo materiale . E nei secoli successivi non sono mancati , fra gli osservatori dei tanti ambiti in cui si dirama l ’ esercizio dei poteri pubblici , i richiami alla crucialità di questo stato d ’ animo .
C ’ è chi ne ha sottolineato il legame con l ’ esercizio dell ’ autorità ( che presuppone , per dirla con Max Weber , il monopolio dell ’ esercizio legittimo della forza , e per ciò stesso incute in chi vorrebbe infrangere le norme il timore di incorrere nelle relative sanzioni ) e chi l ’ ha vista come la molla per mobilitare le folle all ’ a- desione ai progetti di governanti dispotici o totalitari : basta pensare al ruolo che il Terrore ha avuto nelle vicende rivoluzionarie francesi , in quelle dei cosiddetti “ universi concentrazionari ” dei Lager e dei Gulag e nelle sanguinose campagne di “ rieducazione ” dello stalinismo , del maoismo o degli Khmer rossi cambogiani , giusto per citare i casi più noti e accertati . Ma di « equilibrio del terrore » si è correntemente parlato anche in epoca di Guerra fredda per definire quella situazione in cui il rischio di scivolare in un conflitto armato aperto tra Usa e Urss era sventato dalla preoccupazione di ognuna delle due superpotenze che
un proprio atto ostile potesse provocare una risposta più pesante della controparte , che , in tempi di corsa al continuo rafforzamento degli arsenali atomici , poteva significare annientamento .
Una certa retorica vorrebbe far credere che tutto ciò appartenga ad un ’ epoca ormai conclusa , e che nello spirito del tempo democratico la paura abbia perduto ogni funzione “ positiva ” e possa – anzi , debba – essere relegata nel novero delle passioni negative , da mettere al bando . Al punto che ci si scaglia con virulenza contro coloro che sono descritti come “ imprenditori della paura ” e , tramite questa etichetta , vengono accusati di aizzare masse poco colte e credulone , incapaci di valutazioni razionali , contro lo status quo e i suoi amministratori . Prototipo di questa nuova incarnazione della figura dell ’ untore sarebbero i populisti , che gonfierebbero ad arte le preoccupazioni diffuse verso fenomeni inquietanti , come la delinquenza , l ’ immigrazione o la disoccupazione , suscitando ansie ingiustificate .
Così drastici nel fustigare questi comportamenti quando li attribuiscono agli avversari , i politici mainstream si comportano però ben diversamente nei casi in cui l ’ angoscia o lo sgomento possono entrare nel loro tornaconto . E di fronte alla prospettiva di rafforzare la propria posizione puntando sull ’ apprensione dei cittadini , dimostrano di aver fatto tesoro della lezione dei teorici del più cinico realismo . Le vicende legate all ’ epidemia da Covid-19 lo dimostrano in abbondanza , con il ricorso ad una comunicazione ansiogena e all ’ evocazione di scenari apocalittici , con l ’ evidente obiettivo di oscurare il peso di ogni altro problema e di radunare intorno a sé una pletora di individui spauriti . Così , la paura – legata a doppio filo alla dichiarazione dello stato di emergenza – torna ad essere uno strumento essenziale per la gestione del potere . Consacrando , una volta di più , la massima aurea Nihil sub sole novum .
* Titolare della cattedra di analisi e teoria politica Facoltà di Scienze politiche dell ’ Università di Firenze
36 | la PROPRIETÀ edilizia • Novembre 2020