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INTERROGATIVI CONTROCORRENTE

Incertezza e responsabilità : la via stretta di Draghi

Pier Paolo Saleri *

È stato protagonista di una delle fasi più complesse della storia recente d ’ Europa . Il suo servizio come presidente della Banca Centrale Europea è stato decisivo per salvare l ’ Unione Economica e monetaria e grazie al suo contributo si presenta oggi la straordinaria opportunità di completarla … In contesti del tutto inediti , dominati dall ’ incertezza e dallo scetticismo , Draghi ha saputo prendere decisioni sulla base di analisi rigorose , con audacia e guidato da una visione altissima dell ’ Europa , unita ben oltre la moneta come nel progetto dei Padri fondatori . Ha creato così le condizioni perché il processo di unione dei nostri Paesi giunga a compimento ”. Così scriveva Padre Guido Rupa , su Civiltà Cattolica nelle settimane immediatamente successive alle dimissioni di Mario Draghi dalla presidenza della BCE .
Questo singolare “ medaglione ” che Civiltà Cattolica ha dedicato all ’ ormai ex presidente della Banca Centrale Europea merita di certo qualche riflessione .
E non solo perché Civiltà Cattolica è , da sempre , una tra le voci più autorevoli del mondo cattolico ( le sue bozze vengono , da sempre , visionate dalla Segreteria di Stato ) ma anche perché può aiutare a focalizzare la logica dei pochissimi interventi pubblici di Draghi in questi ultimi mesi : interventi che , prevalentemente , hanno avuto come interlocutore il mondo cattolico .
Le uscite pubbliche di Draghi , nel corso di quest ’ ultimo anno si possono , contare sulle dita di una mano perché sono soltanto quattro e di queste ben tre sono in interlocuzione con il mondo cattolico : la prima l ’ 11 ottobre 2019 , all ’ Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano , a pochi giorni dalla scadenza del suo mandato alla BCE ; la seconda il 25 marzo 2020 con la pubblicazione , sul Financial Times , di un intervento sul coronavirus “ Siamo in guerra contro il coronavirus e dobbiamo agire ”: Una dirompente “ uscita Keynesiana ” che sembra rimettere in discussione tutti i dogmi dell ’ ordoliberismo Europeista . Tra i quattro è l ’ unico intervento che non sia in interlocuzione diretta col mondo cattolico ; la terza il 18 agosto 2020 con l ’ intervento di apertura dell ’ edizione 2020 del Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione ; la quarta al congresso della Società Europea di Cardiologia in conversazione con Filippo Crea , cardiologo dell ’ Università Cattolica e primo italiano a diventare direttore dell ’ European Heart Journal .
Inoltre , Draghi , lo scorso 26 maggio . è stato chiamato , da Papa Francesco , a far parte della Pontificia Accademia di Scienze Sociali istituita nel 1994 da San Giovanni Paolo II con lo specifico mandato di studiare l ’ evoluzione della Dottrina Sociale della Chiesa alla luce della globalizzazione .
Va da sé che il quadro introduttivo qui presentato non intende , in nessun modo , vagheggiare alcuna ipoteca confessionale sui progetti e sui ragionamenti di Mario Draghi . Vuole , solo , offrire spunti utili per una riflessione più approfondita circa il contesto valoriale e la cornice politico-culturale entro cui Draghi sviluppa i propri ragionamenti e la propria azione .
Mentre , infatti , Draghi nel suo intervento sul Financial Times dei primi mesi della pandemia , si è soffermato sulla necessità , per i governi , di agire fulmineamente per salvare il tessuto economico-produttivo facendo ricorso , per quanto serve e senza alcuna remora , al debito pubblico , nel suo discorso al Meeting di Rimini focalizza l ’ attenzione proprio sul contesto valoriale e sui riferimenti politico-culturali cui fa riferimento .
E lo dice chiaramente : “ Non voglio fare oggi una lezione di politica economica ma darvi un messaggio più di natura etica per affrontare assieme le sfide che ci pone la ricostruzione e insieme affermare i valori e gli obiettivi su cui vogliamo ricostruire la nostra società ”.
Quale sia il contesto valoriale e i riferimenti politico-culturali cui Draghi fa riferimento lo indicano le tre sole citazioni , che risultano particolarmente eloquenti , che egli fa nel corso del suo intervento : John Maynard Keynes , Reinhold Niebuhr e Alcide De Gasperi .
Con la citazione di Keynes “ When facts change , I change my mind . What do you do sir ?” ( Quando i fatti cambiano , io cambio il mio pensiero . Voi cosa fate ?).
Draghi archivia l ’ era del rigore e dell ’ austerità ordoliberista , di cui peraltro è stato uno dei protagonisti - per aprire ad una politica economica espansiva di tipo keynesiano .
42 | la PROPRIETÀ edilizia • Ottobre 2020