ArchitettiRimini (2005/2009) N. 7 - architesi - 2007 | Page 2

Dove va l’architettura italiana... SEGUE DA PAG. 8 Giuseppe DE PASQUALE FIRENZE 2005 Rel.: Alberto Breschi / Correl.: Eva Parigi Simona FERRI FERRARA 2005 Rel.: Michela Toni Virgilio GAMBA FIRENZE 2003 Rel.: L. Macci / Correl.: U. Baldassarri Mattia GHINELLI VENEZIA 2005 Rel.: Prof. Alberto Ferlenga Elisa GIANNINI VENEZIA 2003 Rel. Enzo Cucciniello / Correl. Francesco Calzolaio Cristian GORI FIRENZE 2005 Rel.: Censini Gianfranco / Correl.: Maskineh Charbel Maria Gabriella MONACA FERRARA 2004 Rel.: Carlos Llop Torne - Antonio Ravalli Serena NICOLO’ CHIETI 2004 Rel.: Alberto Clementi Maria Flavia PETITTI FERRARA 2003 Rel.: Claudio Alessandri / Correl.: Gianluca Rossi Alessandro QUADRELLI FERRARA 2004 Rel.: Alberto Piancastelli / Correl.: F. Poggi - S. Isani Natascia TASSINARI FERRARA 2003 Rel.: Ippolito Pizzetti / Correl.: Daniela Moderini Stefano TEODORANI FIRENZE 2002 Rel.: Marco Bini / Correl.: Marcello Balzani Luca TONTINI FIRENZE 2004 Rel.: Silvio Van Riel / Correl.: Alberto Ridolfi Chiara UGOLINI CAMERINO 2004 Rel.: Pippo Ciorra Maria Gabriella disordinato, nervoso delle generazioni che si stanno affacciando adesso all’architettura, che si sono laureate ma non lavorano ancora. Sono interessanti perché questi giovani hanno allargato il loro campo di ricerca, forse anche per disperazione, e guardano da molte parti contemporaneamente”. Come dire che nelle difficoltà i giovani hanno cominciato ad avere un approccio diverso alla materia, più variegato e difficile e, in prospettiva, più competitivo. Così le loro fonti di riferimento ed ispirazione, prima prevalentemente figurative, sono diventate ora anche fortemente letterarie ed hanno anche ampliato il loro campo d’azione, non solo esplorando altri settori della produzione artistica o espressiva, ma anche fisicamente, poiché si occupano del territorio. Questo emerge anche dalle loro tesi di laurea presenti all’ultima Architesi, così diverse da quelle di 10-12 anni fa, per esempio. Senza nulla togliere alle precedenti, queste hanno qualcosa in più e ciò deve confortare anche i “vecchi” architetti, perché espressione di una qualità crescente che si riflette nella professione che nella qualità assoluta deve ritrovare la propria forza per elevarsi nuovamente ad essere unica ed ambita. Luciano Cupioli Monaca Maria Flavia Il progetto per il Campus de Llevant, propone l’edificazione di 150.000 mq per uso universitario, residenziale, commerciale e settore terziario, in un’area già interessata da interventi di rigenerazione urbana. L’edificato è disposto in modo da creare spazi pubblici ridotti, per spingere i suoi fruitori a colonizzare gli spazi vicini; mentre un’asse commerciale attrattivo su due livelli, garantirà vitalità giorno e notte. Le attività sono disposte su tre livelli base (ipogeo, intermedio, apogeo) da cui emergono edifici in altezza. Il campus diventa un centro di attrazione ed espansione, nodo di comunicazione tra realtà fortemente eterogenee. 9 Petitti Matteo Zattoni Questa esperienza nasce dalla volontà di conoscere e sperimentare le tecniche delle costruzioni in terra cruda, a partire dalla convinzione che la terra, come materiale da costruzione, possieda una intrinseca attualità al pari di materiali di antica tradizione, quali il legno e il mattone [...] con fW&