Appunti sulla Politica di Aristotele (giugno 2014) | Page 6
Politica III 9
È chiaro perciò che lo stato non è comunanza di
luogo né esiste per evitare eventuali aggressioni e in
vista di scambi: tutto questo necessariamente c'è, se
deve esserci uno stato, però non basta perché ci sia
uno stato: lo stato è comunanza di famiglie e di stirpi
nel viver bene: il suo oggetto è una esistenza
pienamente realizzata e indipendente. Certo non si
giungerà a tanto senza abitare lo stesso e unico luogo
e godere il diritto di connubio. Per questo sorsero
nelle città rapporti di parentela e fratrie e sacrifici e
passatempi della vita comune. Questo è opera
dell'amicizia, perché l'amicizia è scelta deliberata di
vita comune. Dunque, fine dello stato è il vivere bene
e tutte queste cose sono in vista del fine. Lo stato è
comunanza di stirpi e di villaggi in una vita
pienamente realizzata e indipendente: è questo, come
diciamo, il vivere in modo felice e bello1. E proprio in
grazia delle opere belle e non della vita associata si
deve ammettere l'esistenza della comunità politica.