Appunti sulla Politica di Aristotele (giugno 2014) | Page 24

Politica I 13 È chiaro quindi che necessariamente partecipano entrambi di virtù, ma che entro questa esistono delle differenze, come ce ne sono tra quelli che per natura comandano. E questo suggerisce senz'altro la condizione dell'anima: in essa, infatti, c'è per natura una parte che comanda, un'altra che è comandata: noi diciamo che entrambe possiedono una loro virtù, e cioè la virtù della parte dotata di ragione, e della parte irrazionale. E' evidente pertanto che lo stesso si verifica per le altre cose, sicché per natura, nel maggior numero dei casi, ci sono elementi che comandano e elementi che sono comandati. E invero il libero comanda allo schiavo in modo diverso che il maschio alla femmina, l'uomo al ragazzo, e tutti possiedono le parti dell'anima, ma le possiedono in maniera diversa: perché lo schiavo non possiede in tutta la sua pienezza la parte deliberativa1, la donna la possiede ma senza autorità, il ragazzo infine la possiede, ma non sviluppata2.