Appunti sulla Politica di Aristotele (giugno 2014) | Page 11

che non si realizza nella cità non è evoluta. Da questa affermazione una teorizzazione equivoca ha portato a guardare come incivili tutte le comunità non sfociate in città, specialemente traMedioEvo e Rinascimento anche a causa delle parole di San Tommaso. Rinteneva infatti che lo stato fosse un prodotto naturale, che garantisce l'autosufficienza. L'uomo per natura un essere socievole, per la stessa deve vivere in città. La polis è però il frutto di una scelta che poi, essendo la migliore, viene considerata naturale. In realtà lo è solo se come uomo voglio vivere con gli altri in comodità; al contrario, non essendo il fine dell'uomo la città, un uomo può anche scegliere di vivere al di fuori, ma o riuscirà completamente a provvedere a se stesso o sarà per gli altri da evitare. Ma come dice Omero, esso sarà privo di leggi e per questo bramoso di guerra per natura; evita lo stare con gli altri per non essere debole ma per segno di forza farà di tutto per mettere in difficoltà la città. Per impulso c'è la riproduzione della specie, per scelta la conservazione della prole e ,costituita la comunità, si ha la famiglia: una società con un ben preciso scopo. Lo stato però una volta compiuto èanterirore alla famiglia perchè una famiglia nello stato ha una sua