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Tubazioni in polietilene : invecchiamento e possibilità di monitoraggio
Per rallentare l ’ invecchiamento , al PEAD vengono aggiunte piccole percentuali ( 1- 2 %) di additivi stabilizzanti che bloccano o rallentano le reazioni di degradazione : si tratta di pigmenti che catturano e neutralizzano l ’ azione dei raggi UV o altre sostanze chimiche che reagiscono con i radicali liberi o con i prodotti intermedi delle reazioni ossidative impedendo che queste si replichino . Tuttavia , col tempo e soprattutto se i tubi non vengono stoccati correttamente , gli additivi si consumano . Così , il materiale perde la sua duttilità originaria e ‘ incrudisce ’. Se poi all ’ atto della posa del tubo ‘ incrudito ’, vengono inserite delle tensioni ( dovute allo srotolamento dei coil o alle operazioni di interro ), localmente il materiale non più duttile può trovarsi sollecitato da tensioni residue di valore superiore al carico locale di rottura . L ’ associazione delle tensioni residue introdotte dalle operazioni di movimentazione , posa o di esercizio e dell ’ invecchiamento possono determinare cricche , più o meno piccole , destinate a propagarsi .
Il degrado nel tempo del materiale e la sua rottura da cosa dipendono ?
L ’ invecchiamento è dovuto a fenomeni di interazione con l ’ ambiente : all ’ esposizione alla luce solare e agli agenti atmosferici nei periodi di trasporto e stoccaggio . Il problema nasce quando si considera che le caratteristiche meccaniche del materiale non rimangono costanti nel tempo . Oltre all ’ esposizione alla luce solare possono innescarsi dei fenomeni di invecchiamento chimico dovuti alla presenza di specifiche sostanze o di particolari
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