Protetti, ma non troppo... la sovra-protezione e i suoi effetti sulle condotte interrate
Il distacco catodico
Come effetto della corrente di protezione si verificano al catodo una serie di reazioni
elettrochimiche che coinvolgono le specie chimiche presenti nell’ambiente che circonda
la superficie del metallo protetto. Tali reazioni avvengono alla superficie del
metallo, quindi al di sotto del rivestimento in prossimità di difetti più o meno grandi
o a fronte di una particolare porosità del rivestimento che permette un parziale passaggio
di alcune sostanze. I prodotti di reazione possono diffondere nell’ambiente o
ricombinarsi con altre sostanze presenti fino a raggiungere una forma chimica stabile.
In caso di difetti anche microscopici di aderenza del rivestimento al substrato queste
sostanze possono accumularsi al di sotto dei bordi dei difetti e iniziare un’azione meccanica
di distacco dovuta alla spinta che l’accumulo esercita sul rivestimento. Come
conseguenza finale ci si può trovare con sezioni di rivestimento staccato che, se nei
casi più fortunati comportano solo un aumento significativo della quantità di corrente
necessaria a proteggere la struttura, possono, in casi particolari, dar luogo a fenomeni
di schermatura (effetto ”shielding”) creando microambienti potenzialmente corrosivi
che non possono essere raggiunti direttamente dalla corrente di protezione.
Altro fenomeno che può portare al distacco catodico e alla formazione di bolle sulla
superficie di vernici e rivestimenti di tubazioni e strutture protette catodicamente è
noto come Elettro-endo-osmosi. Si tratta di un fenomeno di trasporto di un liquido,
nel nostro caso l’acqua presente nei terreni, attraverso una membrana semipermeabile,
la nostra vernice o rivestimento, in presenza di un campo elettrico applicato, la
protezione catodica. Anche per questo fenomeno è necessario che il rivestimento o
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