Focus 01/2020
L’INTERVISTA
Oltre ad acciaio al carbonio e materiali plastici, la ghisa è uno dei materiali im-
piegati per la realizzazione di reti di distribuzione interrate per acqua potabile,
acque reflue, teleriscaldamento e gas, ma cos’è precisamente la ghisa?
La ghisa, o meglio le ghise, sono leghe costituite da ferro e carbonio dove la quantità
di carbonio è superiore al 2%; oltre a ferro e carbonio troviamo anche altri elementi
che sono legati alla modalità di produzione della ghisa stessa, ovvero silicio, fosforo,
zolfo e manganese, in relazione alle caratteristiche richieste al tipo di ghisa che si
vuole ottenere. Possiamo innanzitutto distinguere le ghise in “ghise bianche” e “ghi-
se grigie”. Le ghise bianche contengono cementite (carburo di ferro) come matrice,
oltre a blocchi o globuli eutettoidici, mentre nelle ghise grigie, grazie alla differente
modalità di raffreddamento e alla composizione, il carbonio si trova prevalentemente
in forma grafitica. Le ghise grigie sono largamente usate sotto forma di ghise sferoi-
dali, ovvero ghise duttili, ottenute grazie alla variazione della morfologia della grafite
che assume la forma di granuli sferoidali invece che di lamelle, grazie all’aggiunta di
magnesio nel fuso ad alta temperatura. L’eliminazione delle lamelle a favore degli ele-
menti sferoidali comporta un significativo miglioramento delle proprietà meccaniche
del materiale che diventano intermedie tra quelle delle ghise classiche e l’acciaio al
carbonio.
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