Protezione catodica delle reti idriche
ed eliminare gli effetti deleteri di “correnti vaganti” generate da sistemi di trazione elet-
trica. Evidenti sono i vantaggi dell’utilizzo delle sonde di tipo “coupon” per il monito-
raggio dei potenziali elettrochimici delle condotte, dispositivi indispensabili in aree ad
elevata coesistenza di infrastrutture nel sottosuolo, per mitigare disturbi ed interferenze
nel monitoraggio. Esistono numerosi esempi di applicazione della protezione catodica
in ambiti ed ambienti differenti, dalle zone montuose ad alta resistività alla protezione
di condotte posate sul fondo di un lago. Non bisogna però trascurare i temi relativi
alle esigenze ed i limiti dell’applicazione di impianti a correnti impresse in aree urbane
congestionate e come un contatto elettrico accidentale tra le tubazioni e strutture in
cemento armato possa influire sulle prestazioni di un sistema di protezione.
Sono bene evidenti le specificità delle reti idriche rispetto alla progettazione e messa in
opera di impianti di protezione catodica. In una lista che non si pretende esaustiva se
ne vogliono sottolineare alcuni:
1)
Varietà dei materiali che compongono le linee di trasporto e distribuzione ac-
qua, rispetto a acciaio omogeneo presente nella struttura gasdotti. Possono esserci
varie tipologie di acciaio e ghisa, per le quali in fase di progettazione sarà necessario
tenere conto dei differenti potenziali elettrochimici di protezione che dovranno essere
garantiti. Per la realizzazione di acquedotti possono essere utilizzate anche tubazioni in
calcestruzzo armato.
2)
Continuità elettrica della rete. Al contrario delle reti gas in acciaio, nelle quali la
continuità elettrica è garantita dalla connessione dei singoli giunti effettuata tramite sal-
datura circonferenziale, nelle reti idriche sono spesso presenti giunzioni di tipo diverso
che non garantiscono tale continuità. Al fine di evitare malfunzionamenti o effetti dele-
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