Antrum Magicae Antrum Magicae 1 | Page 9

L'etimologia della parola "Yule" (Jól) non è chiara. È diffusa l'idea che derivi dal norreno Hjól ("ruota"), con riferimento al fatto che, nel solstizio d'inverno, la "ruota dell'anno si trova al suo estremo inferiore e inizia a risalire". I linguisti suggeriscono invece che Jól sia stata ereditata dalle lingue germaniche da un substrato linguistico pre-indoeuropeo. Nei linguaggi scandinavi, il termine Jul ha entrambi i significati di Yule e di Natale, e viene talvolta usato anche per indicare altre festività di dicembre. Il termine si è diffuso anche nelle lingue finniche per indicare il Natale (in finlandese "Joulu"), sebbene tali lingue non siano di ceppo germanico. Il Solstizio d'Inverno cade attorno al 21 dicembre. È Yule - o Farlas - la notte più lunga dell'anno, da tempo immemore la notte in cui si celebra la nascita del Sole Bambino, il Fi- glio della Promessa. Nel corrente anno lunare 2010/11 solo la XIII Luna Senza Nome il- lumina la notte. A livello spirituale, il momento simbolico (che segna nella Ruota dell'Anno l'inizio della risalita dagli Inferi, facendosi "archetipo" di tutte le risalite verso la Luce degli altri molti cicli che attra-versiamo: notte/giorno, cicli mensile e femmini- le, malattia/guarigione, introversione/estroversione, morte/ rinascita e così via...), è carico di significati profondi anche se meno evidenti: il rinascere della Luce genera una promessa di crescita che si realizzerà in ambito personale e interiore. Sappiamo che la coppia delle divinità, la Dea ed il Dio, nel periodo precedente culminato nella celebrazione di Samhain, si è ritirata nel silenzio del mondo ctonio, dove ha riposato nella consapevolezza dell’opera compiuta. Un solo compito ancora aspetta gli Dei e verrà portato a compimento nella notte di Yule: il Vecchio Dio Sole si sacrificherà, allontanandosi definitivamente con una morte simboli- ca e cedendo il suo trono al Sole Bambino, che verrà partorito dal grembo oscuro e nottur- no della Dea. 8