Allegato Gennaio 2021 Progessione docente Gennaio 2021 | Page 12

smo le sinistre e anche le forze laiche e liberali , mentre c ’ era un partito , il Movimento per l ’ Indipendenza della Sicilia che , dopo aver fomentato disordini e rivolte armate nell ’ isola , ottenne una forma molto larga di autonomia nella Carta costituzionale . La situazione mutò quando , dopo il 1948 , le sinistre furono escluse dal governo del Paese trovandosi all ’ opposizione , esse si spostarono su posizioni regionaliste al fine di garantirsi spazi politici praticabili .[…] È , ormai , del tutto evidente a chicchessia che l ’ Italia dei venti ‘ governatorati ’ non è , per nulla , preferibile all ’ Italia unita soprattutto per quel che riguarda la Sanità che oggi mostra , con mortale crudezza , tutta la sua inadeguatezza ed insufficienza , pur avendo assorbito quasi l ’ 80 % delle risorse economiche destinate alle Regioni ”. ( Alle regioni l ’ 80 % delle risorse . Il Covid misura il fallimento . - di Battista Sangineto . Il Manifesto , 19 novembre 2020 )
“ L ’ Italia non è uno stato federale come la Svizzera o la Germania , come gli Stati Uniti d ’ America o il Canada , ma durante tutta la gestione della pandemia ci si ècomportati come se lo fosse , affidando alle regioni funzioni mai assegnate nel passato . Nel nostro paese è in vigore soloun regionalismo “ rafforzato ”, con alcuni poteri delegati che non configurano però “ stati autonomi ”. Le regioni-stato sono un ’ invenzione dei loro presidenti , non della nostra Costituzione . Il conflitto tra potere centrale e poteri regionali a cui assistiamo è la conseguenza di una frammentazione della catena decisionale , ideata per coinvolgere nella gestione della crisi sanitaria ( e delle sue conseguenze economiche e sociali ) le forze politiche di opposizione che guidano le regioni più ricche del nord , piuttosto che di obblighi costituzionali . Poiché le forze politiche di opposizione non si lasciavano coinvolgere in parlamento o a Roma , si è pensato di coinvolgere nelle regioni , aumentandone i poteri . Il risultato non è stato brillante , anzi . La pandemia ha spinto verso la “ poliarchia ”, e la poliarchia
stava perdegenerare in anarchia , con una interpretazione del tutto originale dell ’ autonomia differenziata : scaricare sul governo centrale le colpe delle misure drastiche prese per i singoli territori , attribuirsi i meriti qualora dovessero funzionare . Alcuni presidenti di regione si stanno segnalando più per una furbizia gretta che per una corresponsabilità istituzionale . Chiedersi come si è arrivati a questa situazione , vuol dire anche fare un rapido tuffo nella mostra storia . La tradizione italiana è una tradizione municipalista non regionalista né tanto meno federalista . L ’ Italia non ha conosciuto differenze religiose , etniche , linguistiche o di altro tipo tali da giustificare un ’ organizzazione federale dello stato . L ’ unica storica differenziazione è quellatra nord e sud , un divario economico non etnico , non religioso , non istituzionale . La scelta federalista fu scartata nel 1861 : l ’ accentramento era suggerito dalle profonde differenze economiche e sociali esistenti tra gli stati preunitari che avrebbero nuociuto , se non governate dal centro , alla nascita di una nazione forte , unita e autorevole anche nel confronto . ( Isaia Sales , Dare potere alle regioni è stato un errore che ora va corretto ,
Il Domani , 9 novembre 2020 )
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