Alla scoperta della villa 170 | Page 2

SOMMARIO 3• INCONTRO L’ARCHITETTO MICHELE MERLO • SPECIALE Edoardo Gellner 4 • SPECIALE Enrico Mattei 11 • ENI 12 • RICONOSCIMENTI IN COPERTINA 2 Luglio/Agosto 2013 In copertina, foto di Vrinda Da Sacco. Come si presenta l’ ambiente appena varcata la soglia di una delle 270 villette all’interno del villaggio aziendale dell’Eni a Corte di Cadore ( 1955-63) Villino numero 170, modello base, colore giallo, tre moduli, circa 60 mq. Continua a pagina 3. LA MONTAGNA E IL TERRITORIO IL PAESAGGIO E L’ARCHITETTO Cos’è e dov’è la città di montagna? Osservando il confuso insieme abitato della pianura padana, considerandolo come base di uno sfondo naturale quali sono le Alpi, si delinea che la città alpina è costituita da quel paesaggio artificiale formato da una macrometropoli che, partendo dalle città di pianura originali, è arrivata a lambire la base dei monti. La città è salita in montagna, portando con sé non solo i modi, ma anche i sintomi che ogni nuova realtà determina. La costruzione di nuove emergenze, di volta in volta affrontate attraverso un lavoro di aggiunta su aggiunta, pezzo per pezzo. La forte domanda di edilizia turistica nata nell’immediato dopoguerra, suggerì all’architetto Edoardo Gellner di dominare la sfida lanciata dalla richiesta di nuovi insediamenti attraverso la progettazione di un complesso, ambientato in una sorta di cantiere infinito, quale era il teatro alpino. Gellner criticò i danni e le ferite arrecati al paesaggio dall’ implosione di un turismo asettico ed impermeabile alla qualità; l’esperienza del turismo animò ininterrottamente tutto il percorso professionale di Gellner e proprio il suo trasferimento a Cortina nel 1946 gli facilitò la carriera, consentendogli un approccio particolarmente attento al tema dell’habitat per vacanze.