INTRODUZIONE
L’uso di decorare con immagini figurate ambienti pubblici e privati da destinare a fruizione domestica,
sacra o laica, è una costante della cultura figurativa le cui origini coincidono con la storia della rappre-
sentazione. Una sorta di fusione tra gli elementi architettonici che diventano un tutt’uno con la pittura, un
virtuosismo tecnico pittorico che conferisce una continuità narrativa, un movimento illusorio e una spazia-
lità infinita. La decorazione, che si tratti di soffitti, pareti, mobili, oggetti, ha l’intento di provocare stupore
e suscitare ammirazione attraverso particolari capaci di renderli unici per bellezza, ricchezza, eleganza
o stravaganza. È qui che opera la figura professionale del pittore decoratore, spesso anonimo, a metà
strada tra l’artigiano e l’artista, dove si ritrovano tutte le competenze necessarie a progettare l’impianto
decorativo e la maestria per poterlo realizzare a regola d’arte e la padronanza di una tecnica antica
rimasta quasi immutata nei secoli.
INTRODUCTION
The use of images to decorate secular and sacred public and private spaces has been a constant in fi-
gurative culture always present in the history of representation; a kind of fusion between the architectural
elements that become one with the painting, a technical virtuosity that confer narrative continuity, illusory
movement and an infinite spatiality. The decoration, whether it is of ceilings, walls, furniture, objects has the
intention of provoking amazement and arouses admiration through detailing which gives them a unique
beauty, richness, elegance and extravagance. In this space is found the presence of the professional de-
corator-painter, often anonymous, halfway between craftsman and artist; having both the necessary skills
to design and craft artistic form using techniques which have remained almost unchanged for centuries.
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