9-RIVISTA-CULTURA-SETTEMBRE-2021 RIVISTA CULTURA OLTRE - SETTEMBRE -9^ NUMERO | Page 29

Carlo Vallini nacque a Milano il 18 luglio 1885 da Tito , ispettore delle ferrovie , e da Maria Zanoni . Ebbe una sorella , Enrica . Trascorse a Genova l ’ infanzia , dove frequentò il ginnasio Cristoforo Colombo , per poi trasferirsi con la famiglia a Torino e proseguire gli studi presso il liceo Vittorio Alfieri . Insofferente a ogni forma di disciplina , a causa della cattiva condotta scolastica fu costretto dal padre a imbarcarsi come mozzo sul veliero Adelaide , salpato da Genova il 22 novembre 1902 per la Giamaica . Il viaggio , durato sei mesi , permise a Vallini di scrivere un diario , nel quale raccontò giorno per giorno la difficile vita di bordo ( pubblicato in parte postumo : Calcaterra , 1941 ). Se il 1902 segnò la sua prima esperienza di scrittura in prosa , quello stesso anno fu fondamentale anche per il suo esordio in versi ; infatti su I diritti della scuola apparvero il 29 novembre i primi due componimenti valliniani dati alle stampe , Burrasca vicina e Meriggio campestre , che facevano parte di un ciclo di cinque sonetti intitolato Acquerelli scoloriti , frutto di un apprendistato poetico nato sotto il segno di Giovanni Pascoli e soprattutto di Gabriele D ’ Annunzio . Conseguita la licenza liceale , nel 1905 Vallini si iscrisse alla facoltà di lettere e filosofia dell ’ Università di Torino , dove sostenne otto esami , tra i quali quello di letteratura italiana con Arturo Graf , di cui seguiva le lezioni nella famosa ‘ aula VII ’, insieme a Guido Gozzano , con il quale strinse uno stretto rapporto di amicizia e di fratellanza poetica . Ne sono testimonianza le lettere di Gozzano all ’ amico dal 1907 al 1914 , tra battute ironiche , consigli , scambi di versi , commissioni da svolgere , e , soprattutto , un ’ estrema attenzione alla diffusione delle loro opere nell ’ ambiente torinese e genovese . Oltre il normale corso accademico gli studenti si incontravano con il professore il sabato pomeriggio alle cosiddette sabatine , durante le quali si discuteva soprattutto di letteratura contemporanea . Proprio nel corso di uno di questi incontri , il 13 gennaio 1906 , Vallini lesse pubblicamente un suo scritto su La satira politica di Giuseppe Giusti . Dalle lezioni universitarie si passava alla Società di cultura in via delle Finanze , dove avvenne insieme la presentazione della raccolta La via del rifugio di Gozzano e di Un giorno di Vallini , entrambe uscite presso l ’ editore Streglio nel 1907 ( Torino-Genova ). Ma per la stessa casa editrice Vallini aveva pubblicato mesi prima la sua prima raccolta poetica : La rinunzia ( Torino-Genova-Milano 1907 ). Con La rinunzia , una raccolta di sonetti e canzoni , intrisa di atmosfere dannunziane , egli approdò anche a tematiche proprie della poetica crepuscolare come nei Sonetti della casa , composti insieme ad altri a Montecavolo in provincia di Reggio nell ’ Emilia , dove si trovava la casa del nonno materno . L ’ opera riscosse giudizi positivi da parte di amici quali Giuseppe De Paoli , Mario Vugliano , che la recensirono rispettivamente sulla genovese Rassegna latina e sulla Gazzetta di Torino , Amalia Guglielminetti . Maggiori difficoltà si incontrarono invece con la seconda opera , Un giorno : il poemetto , in ottonari e novenari liberamente rimati , è diviso in dodici capitoli nei quali il poeta , supino sopra uno scoglio di fronte al mare ligure , lascia andare liberi i suoi pensieri durante un ’ intera giornata . Vallini indaga , riflette sulla realtà , sulla vita e il suo senso attraverso una meditazione esistenziale-marina , al tempo stesso ripone nella distanza ironica la coscienza della sua poetica , sentendo di partecipare a quella ‘ scuola dell ’ ironia ’ torinese nella quale Gozzano ricopre un ruolo di primo piano . Non a caso proprio il poeta dichiara come per lui « la scuola migliore / è la scuola dell ’ ironia . / È più saggia , se tu sapessi , / della saggezza tua calva : / è quella che ancora ci salva / dal ridicolo verso noi stessi ». E chiama direttamente in causa l ’ amico : « Amico pensoso e lontano , / ben io nei miei soliloqui / ancor mi rammento i colloqui / tenuti con guidogozzano !» ( Un giorno e altre poesie , a cura di E . Sanguineti , 1967 , pp . 71 , 79 ). Dalla poesia della raccolta La rinunzia a quella di Un giorno il passaggio fu radicale : Vallini riuscì ad « attraversare D ’ Annunzio », per utilizzare un ’ espressione montaliana a proposito di Gozzano . Il poemetto , concepito durante una visita a Gozzano presso San Francesco