5° Anno TEORIA 2. Un modello concettuale: il diagramma ER | Page 10

14 . La progettazione concettuale : Il diagramma ER Vers . 3.0 – Novembre 2022
Una soluzione alternativa è offerta dal seguente diagramma ER D2
E ’ Interrogato E ’ Assente
Studente Materia
DataI
Voto
Tipo
Motivo
DataA
L ’ attributo Tipo indicherà di volta in volta se si tratta di interrogazione o di assenza . In caso si trattasse di “ assenza ” gli attributi “ Voto ” DataI ” rimarrebbero non valorizzati ( NULL ), mentre se si trattasse di “ interrogazione ” gli attributi “ Motivo ” e “ DataA ” rimarrebbero non valorizzati .
Ipoteticamente posti sul piatto di una bilancia in grado di valutarne il contenuto informativo essi risulterebbero equivalenti ma appare del tutto evidente di come il diagramma ER D1 sia molto più chiaro rispetto al diagramma ER D2 in quanto separa concetti che sono intrinsecamente diversi (“ essere assente ” è un concetto che non può essere accomunato a quello di “ essere interrogato ”).

Attributo che passa dall ’ associazione all ’ entità

Consideriamo il seguente diagramma ER in cui abbiamo tre attributi per specificare la data dell ’ interrogazione ( abbiamo scomposto un attributo considerato aggregato ):
E ’ Interrogato
Studente Materia
Anno
Giorno
Mese
Voto
Se ci riferissimo alle interrogazioni di uno stesso anno , ossia se Anno avesse un valore fisso , il diagramma ER precedente diventerebbe :
E ’ Interrogato
Studente Materia
Giorno
Mese
Voto
Anno
dove l ’ attributo Anno dell ’ associazione è diventato un attributo dell ’ entità Materia .
Autore : Rio Chierego ( email : riochierego @ libero . it - sito web : www . riochierego . it ) Pag . 10