100% Fitness Mag - Anno VIII Luglio 2014 | Page 26
#NEUROPSICOMOTRICISTA
L’autismo
Dott.ssa Daniela Caiafa
Laureata in Neuropsicomotricità
dell’età evolutiva, presso l’Università di
Napoli - Federico II
Lunedì e Sabato dalle 9.00 alle 13.00
347.5477785
http://bit.ly/1bjyYJp
P. ha 2 anni quando approda al centro per
la prima volta, questo bimbo oltre ad essere
così piccolo e indifeso, mi da un terribile
presentimento … non mi guarda, non si gira
quando lo chiamo, non cerca la mia presenza
durante il gioco, quando per un attimo incrocia
il mio sguardo il suo è vuoto, non mi vede. Inizio
a pormi delle domande e sollecito la mamma a
fare approfondimenti diagnostici. Come spesso
accade i bambini che iniziano un iter terapeutico
non sempre hanno una diagnosi specifica, ma
capita che arrivino con delle indicazioni molto
vaghe. Inizialmente non è un grande problema,
visto che, si lavora principalmente sul sintomo
immediato, per poi arrivare al reale problema.
Dopo circa 4 anni, questo bambino ha avuto
una diagnosi: disturbo pervasivo dello sviluppo,
autismo ad alto funzionamento.
Che cos’è l’autismo?
Come si riconosce?
Purtroppo i casi sono in crescita esponenziale.
Pochi lo sanno, ma nel mondo l’autismo colpisce
più di tumore, diabete e Aids sommati insieme.
In Italia oltre 400 mila famiglie hanno a che fare
con una persona autistica, che diventata adulta
scompare e diventa un fantasma per la nostra
società, che fornisce poche tutele. Un dramma
sociale destinato ad espandersi perché se nel
1985 si contavano 3-4 bambini autistici ogni 10
mila nascite, oggi quel dato è schizzato a un caso
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ogni cento. Questo anche per le errate diagnosi
del passato, quando l’autismo veniva confuso
con un ritardo mentale. Autismo è una patologia
che si manifesta entro il terzo anno di età, e 2
bambini su 1000 ne presentano alcuni sintomi
da essere racchiusi nella definizione di spettro
autistico. Le cause non sono ancora chiare ci
sono varie scuole di pensiero che riconducono
la patologia a disordini cerebrali, altri pesticidi sul
territorio, altri mancata interazione tra madrefiglio, fattori genetici. È caratterizzato da deficit
nelle aree della: comunicazione, relazione
sociale, immaginazione. Inoltre può essere
accompagnato da altri disturbi comportamentali.
Una caratteristica evidente è l'isolamento: i
bambini autistici spesso non rispondono al
loro nome, evitano lo sguardo e appaiono
inconsapevoli dei sentimenti altrui e della
realtà che li circonda, tendono all’isolamento.
Spesso compiono movimenti ripetitivi dette
stereotipie motorie, per esempio: con le mani
come lo sfarfallio, oppure si dondolano, ecc… la
comunicazione verbale non sempre è funzionale
ma caratterizzata da ecolalie, ripetizione di parole
o frasi non inerenti al contesto. Inoltre possono
avere comportamenti autolesionistici, azioni
motorie che si concludono con un danno fisico, si
fanno del male volontariamente, comportamenti
tipo sono: darsi schiaffi, mordersi, pizzichi,
tagliarsi, graffiarsi ecc
I sintomi
I sintomi dell’autismo compaiono spesso a
18-36 mesi, e alcuni segnali di allarme possono
essere colti molto presto, sin dalla nascita.
L’intervento precoce può fare una notevole
differenza nel contenere i sintomi e l’impatto
negativo dell’autismo: individuarlo precocemente
è sicuramente un vantaggio. I genitori hanno
maggiori probabilità di individuare i segni
e sintomi precoci dell’autismo attraverso
un preciso monitoraggio dello sviluppo dei
propri figli, cercando di individuare eventuali
deficit o arresti. Durante la crescita i bambini
attraversano un processo in cui vengono apprese